Barcolana di Trieste, censura leghista su Marina Abramovic? Facciamo chiarezza

Barcolana di Trieste, censura leghista su Marina Abramovic? Facciamo chiarezza
Di Lillo Montalto Monella
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Il poster contestato dal vicesindaco leghista di Trieste ("Siamo tutti sulla stessa barca") continuerà a fare parte della campagna di comunicazione della regata più grande del mondo che a Trieste, quest'anno, celebra il suo cinquantenario

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Il manifesto promozionale della 50a Barcolana, ormai la regata più grande del mondo che da mezzo secolo si tiene a Trieste, ritrae l'artista **Marina Abramovic **con in mano una bandiera su cui campeggia la scritta We're all in the same boat ("Siamo tutti sulla stessa barca").

Il messaggio non è piaciuto al nuovo vicesindaco leghista, Paolo Polidori, che ha innescato una polemica politica - balzata agli onori della cronaca nazionale - scorgendovi un riferimento al fenomeno migratorio in realtà inesistente.

Il messaggio dell'artista performativa puntava a rilanciare il motto 2018 della Barcolana, Chi ama il mare ama la Terra e conteneva piuttosto un riferimento ambientalista.

Il caso in realtà è vecchio e risale ad oltre un mese fa ma ha avuto risalto sugli organi di stampa nazionali dopo una recente intervista di Polidori a Repubblica.

Per placare ogni polemica è stato scritto che gli organizzatori dell'evento avrebbero puntato su una strategia comunicativa "a due velocità": una locale, senza il poster contestato dalla Lega, azionista forte della giunta di centrodestra Dipiazza, e una nazionale/internazionale, con il manifesto della Abramovic.

Polidori ha ribadito su Facebook che l'opera, a suo modo di vedere, è "strumentalmente politica" e che "non sarà presente sul territorio di Trieste".

Effettivamente, in città, di poster con l'artista che sventola bandiera bianca "non se ne vedono", confermano ad euronews fonti locali. Ai nostri microfoni, tuttavia, Mitja Gialuz, presidente della società velica organizzatrice, conferma che nulla cambia nei piani di comunicazione di un evento che, nel 2017, ha portato sulla stessa linea di partenza 2101 barche a vela, un record mondiale (25 persone in mare e oltre 300mila a terra).

"Il manifesto firmato dai grandi artisti degli ultimi anni non è mai stato impiegato per declinare tutta la comunicazione dell'evento. Continuerà ad essere utilizzato come previsto, anche in città", dice Gialuz. "Chi si aspetta che tappezzeremo la città del manifesto della Abramovic rimarrà deluso: non tanto perché qualcuno vuole censurarlo ma perché significherebbe volgarizzarne il messaggio. Non viene pertanto ritirato dal comitato organizzatore che lo utilizzerà nelle presentazioni internazionali e durante la Barcolana".

Il manifesto è regolarmente presente sul sito della manifestazione, in cui si legge chiaramente che "Marina Abramovic e illy hanno voluto sottolineare un aspetto semplice quanto cruciale: anche a bordo di barche diverse, anche quando competiamo per il miglior risultato, navighiamo tutti sullo stesso pianeta, che va custodito e protetto giorno dopo giorno".

Al momento l'unico effetto tangibile della polemica nazionale sembra essere l'impennata di richieste di acquisto del poster.

"Abbiamo centinaia (ma proprio centinaia) di mail di richiesta, sui social ferve il dibattito", confermano gli organizzatori.

"Questa è una vittoria del poster della Barcolana", conclude Gialuz. "Da un evento locale progressivamente è diventata la regata piu grande al mondo nel 2017. Abbiamo una responsabilità: non siamo più solo una competizione velica ma un evento culturale che vuole parlare all'Europa e grazie al manifesto di Marina Abramovic lo abbiamo fatto. La sua frase è universale e umanistica, riguarda i rapporti interpersonali ed un piano più alto, quello della tutela dell'ambiente".

L'artista non ha risposto alla nostra richiesta di commento.

Cosa è successo, riassunto della vicenda

  • A gennaio, come ogni anno, Barcolana incontra Illy, storico brand triestino, che si dice disponibile a sponsorizzare ed ideare il manifesto della Barcolana attraverso la direzione creativa di Carlo Bach;

  • La scelta condivisa per il cinquantenario della regata ricade su un'artista internazionale. Rientra in una strategia comunicativa ben precisa: negli anni precedenti i manifesti sono stati firmati da Pistoletto, Gillo Dorfles e lo scorso anno dal fotografo Maurizio Galimberti;

  • Carlo Bach propone Marina Abramovic, ispirato dal biglietto di auguri di Natale che il team di Abramovic ha inviato allo stesso Bach; dopo i primi contatti, a fine febbraio, Bach conferma che Abramovic è interessata a partecipare al progetto, e già invia una prima idea che la ritrae con una bandiera bianca e il messaggio We are all in the same boat;

  • Lo shooting viene effettuato a Milano, a marzo; a seguire, il manifesto viene realizzato a Trieste da Matteo Bartoli (Basiq), il grafico che lavora per Barcolana50; il manifesto è pronto a fine mese, viene sottoposto alla Abramovic che lo approva e viene tenuto "in caldo” in vista del lancio;

  • Il lancio viene programmato il 3 luglio, in concomitanza con la conferenza stampa di presentazione a Milano e Londra, entrambe organizzate con illy, con l’obiettivo di parlare alla stampa italiana e a quella internazionale. La conferenza stampa di Londra viene realizzata all’ambasciata italiana alla presenza dell’ambasciatore;

  • A Trieste il nuovo vicesindaco Paolo Polidori, succeduto dopo le elezioni regionali a Pierpaolo Roberti, nominato nel frattempo assessore regionale, si scaglia contro il manifesto:

  • Le polemiche durano meno di una settimana: il 9 luglio, al rientro dal roadshow di conferenze stampa, il Comune e la Barcolana si incontrano e si chiariscono: Barcolana ottempererà alla convenzione stipulata con il Comune, e il manifesto - come è sempre stato per Barcolana - non sarà l’unico elemento di comunicazione della manifestazione;
  • L'uscita dell'articolo di Repubblica del 7 agosto riapre l'attenziona nazionale sul caso "esacerbando" le dichiarazioni di Polidori, ritiene l'organizzazione;
  • La pozione di Barcolana rimane la medesima e viene affidata ad un comunicato: "NON ritiriamo il manifesto. Verrà utilizzato, come tutti i precedenti, per la comunicazione nazionale e internazionale di Barcolana. A livello locale la comunicazione visuale dell'evento prevede ANCHE l'uso delle bandiere del Gran Pavese Barcolana che fanno da sfondo al Manifesto stesso".

La regata si terrà a Trieste dal 5 al 14 ottobre 2018.

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