L'eurozona cresce al rallentatore

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Incoraggianti ma non soddisfacenti i dati di crescita dei paesi dell'eurozona. Molto scarsa la crescita della Gran Bretagna

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Cresce a marzo la produzione industriale nell'eurozona dopo un trimestre di rallentamenti, registrando +0,5% sul mese. Sull' anno si tratta di un aumento del +3%. Sono i dati Eurostat.

Nei 28 paesi l'indice mensile è salito del +0,4% a marzo pari al +3% annuale.

Fra le economie piu' lente quella della Gran Bretagna. I Paesi che hanno registrato gli aumenti maggiori sono  invece Estonia (+4,1%), Portogallo (+3,7%) e Grecia (+2,6%).

Nel primo trimestre il PIL inglese è lievitato dello 0,1 per cento trimestre su trimestre e dell'1,2 per cento rispetto al primo trimestre dello scorso anno. La banca d'Inghilterra accusa il clima freddo per spiegare i limiti della crescita.

In un comunicato separato, l'Ufficio di statistica britannico ha dichiarato che i salari sono aumentati ad un tasso annuo del 2,9% nei tre mesi precedenti a marzo quindi più rapidamente dell'inflazione al 2,7 %.

L'Italia registra una crescita della produzione industriale del +1,2% dopo il -0,5% del mese precedente, e pari a +3,6% su base annua.

Tutte le economie europee sarebbero cresciute nel 2017 e le prospettive rimangono favorevoli nel breve periodo come sostiene l'ultimo rapporto regionale del Fondo Monetario Internazionale.

Ma affinché la crescita duri oltre l'attuale ripresa, i paesi europei dovranno allentare i vincoli strutturali che rappresentano delle barriere agli investimenti e riducono la competitività.

Intanto il Meccanismo di Stabilità europea Esm è al centro di piani delle riforme dell'eurozona, e in futuro dovrà diventare un fondo monetario europeo. È quello che ha affermato il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz, rivolgendosi al Bundestag. Secondo il ministro socialdemocratico, nella sua evoluzione questo istituto potrebbe "forse" anche di diventare un'assicurazione di ultima istanza, che possa servire il fondo di dismissione bancaria.

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