La procura tedesca chiede l'estradizione di Puigdemont in Spagna

La procura tedesca chiede l'estradizione di Puigdemont in Spagna
Diritti d'autore La macchina che dovrebbe aver portato Puigdemont nel carcere di Neumunster
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Di Euronews
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Richiesto anche il prolungamento della custodia cautelare per rischio fuga

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Estradare Puigdemont in Germania. Lo chiede la procura generale tedesca che ha indicato oggi al tribunale territoriale di Schleswig, nel nord della Germania, la sua volontà di tenere in prigione l'ex presidente dela Generalitat catalana, Carles Puigdemont, in attesa di poterlo estradare in Spagna a causa del "rischio di fuga". 

Lì è accusato (anche) del reato di ribellione in seguito al referendum del 1 ottobre scorso, dichiarato illegale da Madrid. La presenza contemporanea, in entrambi i codici penali, di questo reato, seppur in declinazioni diverse, è una delle chiavi di volta dell'intera vicenda.

Puigdemont è sotto custodia nel centro di detenzione della città di Neumuenster da due settimane dopo essere stato arrestato il 25 marzo scorso dopo aver passato il confine con la Danimarca.  

I procuratori dello stato di Schleswig-Holstein, competenti sullo scottante dossier, hanno riconosciuto la validità nel diritto tedesco dei due capi d'accusa di "ribellione" e "malversazione di fondi pubblici", ma la decisione finale dovrà essere presa dalla corte tedesca nei giorni a venire. 

Intanto i Comitati di difesa della repubblica (Cdr), l'organizzazione della società civile protagonista negli ultimi giorni delle proteste contro gli arresti dei leader catalani, ha denunciato oggi la Spagna come uno "stato oppressore e fascista" denunciando la 'criminalizzazione' nei loro confronti attuata dalla procura di Madrid. Dopo l'arresto in Germania di Carles Puigdemont i Cdr hanno attuato forme di protesta pacifica, paralizzato il traffico su diverse arterie catalane. I Comitati chiedono la liberazione dei leader detenuti, accusati di 'ribellione' da Madrid per avere portato avanti pacificamente il progetto politico dell'indipendenza. Rischiano 30 anni di prigione.

La procura spagnola in una nota ha annunciato l'avvio di una inchiesta nei confronti dei Cdr pure per presunta 'ribellione' sostenendo che le loro azioni puntano a "sovvertire l'ordine costituzionale". Il dirigente del Pp del premier Mariano Rajoy, Javier Maroto, ripreso dalla stampa spagnola, li ha accusati di praticare un "terrorismo a bassa intensità" sul modello della 'kale borroka', la guerriglia urbana attuata dai giovani baschi vicini al gruppo armato Eta. "I media e i partiti del regime non hanno scrupoli nel inventarsi una presunta 'kale borroka' che non esiste", per "creare un quadro per legittimare la repressione nei nostri confronti", affermano i Cdr, con "la forza della legge, il potere della stanpa, la violenza dei manganelli e tutte le risorse economiche".  

Anche i nazionalisti bavaresi si erano mobilitati in favore di Puigdemont presentando una denuncia a carico di ignoti per sequestro di persona.

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