Venezuela: prossima un'invasione straniera?

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Di Alberto De Filippis
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Nervosismo nel governo chavista per i movimenti di truppe straniere alle frontiere

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Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ci ha abituato ai messaggi roboanti. Stavolta però, nel giro di poche ore, l'uomo forte di Caracas è passato da un atteggiamento spavaldo alla Chuck Norris ad una richiesta di aiuto al Papa.

Dopo essere stato ritenuto persona non grata al summit delle Americhe a Lima in Perù il 13 e 14 aprile, Maduro ha affermato. Non mi vogliono? Mi temono? Io ci andrò lo stesso.

Qualche giorno dopo però, le cose sono cambiate e Maduro è arrivato a chiedere aiuto al Papa: "che mi aiuti, che ci aiuti, e che Trump non ci invada. Chiedo al Papa aiuto contro la minaccia militare degli Stati Uniti. Non ci abbandoni, non permetta che scompariamo".

Si sono moltiplicati i rumors di un intervento militare straniero per rovesciare il regime a ridosso delle elezioni presidenziali del 22 aprile dove Maduro sarà, pare, l'unico coandidato se l'opposizione rifiuterà di presentarsi.

Audio che annunciano un immenente intervento hanno cominciato a circolare sulle reti sociali. "Abbiamo informazioni certe. I marines sono a Panama e si stanno sistemando Nelle zone strategiche lungo la frontiera venezuelana. L'intervento d'ingerenza umanitariia è ormai un fatto".

Esistono da sempre operazioni di guerra psicologica, ma, se tre indizi fanno una prova, sempre più indizi sembrano mostrare che un intervento militare esterno sia possibile. Euronews ne ha ricevuto la conferma da fonti che hanno chiesto di restare anonime. Cosa possa però far precipitare le cose nell'una o nell'altra direzione, resta un mistero.

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