Terremoto di magnitudo 7.2 nel sud del Paese. Evacuazioni ma danni limitati nello stato meridionale di Oaxaca. Paura e gente in strada anche a Città del Messico, dove a riaffiorare è stato lo spettro del sisma che cinque mesi fa aveva mietuto più di 350 vittime
Edifici che oscillano, il timore di una nuova carneficina e sirene antisismiche che hanno risuonato anche a Città del Messico. Tanta paura, ma limitati danni, nella serata di venerdì, per un terremoto di magnitudo 7.2 due nello stato meridionale di Oaxaca, che ha fatto riaffiorare lo spettro delle oltre 350 vittime del sisma di cinque mesi fa. L'epicentro è stato localizzato a circa 150 km da Puerto Escondido, ma a evitare il peggio è probabilmente stato il fatto che l'ipocentro fosse a 37 km di profondità.
Se a Pinotepa di San Luis e Santiago Jamiltepec, le città più colpite, tutto si è risolto con evacuazioni e limitati danni agli immobili, lo schianto dell'elicottero con cui il Ministro dell'interno messicano e il governatore dello stato di Oaxaca si rendevano sui luoghi del sisma, ha provocato due morti tra le persone che si trovavano a terra. A rassicurare sul fatto che i due politici fossero indenni è stato su Twitter lo stesso presidente messcano Enrique Peña Nieto.