sono 3 i fronti attivi negli ultimi giorni, con centinaia di vittime civili, mentre gruppuscoli Isis starebbero convergendo nella zona a sud di idlib
Se qualcuno credeva che sul mattatoio siriano il sipario fosse calato con la sconfitta dI Isis, a questo punto sarà stato costretto a ricredersi.
Dopo la campagna turca ancora in corso nell'enclave curdo siriana di Afrin, un nuovo e più cruento fronte fronte si è aperto nella Ghouta , sobborgo orientale di Damasco, dove i raid aerei di regime avrebbero già ucciso almeno cento civili, tra cui numerose donne e bambini.
Ulteriori incursioni si sono verificate inoltre nella zona a sud di Idlib, ultima roccaforte ribelle in cui soltanto tra domenica e lunedì l'aviazione russa avrebbe lanciato oltre 150 raid, colpemndo anche due ospedali e falciando di nuovo decine di vittime tra donne, bambini ed infermi.
Secondo fonti locali, il caos in corso avrebbe dato occasione di rialzare la testa ad alcuni gruppuscoli isis ancora attivi nella regione, che ora starebbero convergendo proprio verso Idlib. A riportarlo è l'osservatorio siriano per i diritti umani, che acccusa il regime siriano di aver consentito ai jihadisti di lasciare la zona in cui li avevano assediati, una tasca di territorio compresa tra le città di Aleppo Hama e Idlib
Soltanto nella ultime ore nella Goutha sarebbero 75 i civili uccisi. , mentre dal confine turco, l'artiglieria di Erdogan, che ha già falciato decine di vittime, continua senza sosta a sparare verso la regione di Afrin.