"L'Eurozona vola". L'indagine PMI di Markit mette sotto pressione la BCE

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Di Euronews
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Indice PMI di Markit: stime flash preliminari di marzo ai massimi da 6 anni Il manifatturiero che vola con ordini ed esportazioni ai massimi da circa sei anni è solo la punta dell’iceberg: l’indagin

Indice PMI di Markit: stime flash preliminari di marzo ai massimi da 6 anni

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Il manifatturiero che vola con ordini ed esportazioni ai massimi da circa sei anni è solo la punta dell’iceberg: l’indagine PMI di Markit sul mese di marzo fotografa un’Eurozona a cui sembrano spuntate le ali. Ad accelerare è il complesso dell’economia, con le stime flash dell’indice composito, relativo ai direttori degli acquisti, salito di sette decimi da febbraio, a un 56,7, che supera ogni aspettativa e segna un record dal febbraio 2011.

Flash #Eurozone#PMI Composite Output Index at 71-month high of 56.7 in March (56.0 in February). https://t.co/0Aefhep3gepic.twitter.com/x3KhrFN3Zy

— Markit Economics (@MarkitEconomics) 24 mars 2017

Qui il comunicato integrale di Markit

Sprint della Francia: sorpassata la locomotiva tedesca

A guidare il treno di testa Germania e Francia, con quest’ultima capace di sorpassare la locomotiva tedesca e mettere a segno una crescita senza precedenti da quasi 71 mesi. Previsioni che, se confermate, potrebbero pesare nelle scelte alle urne a cui entrambi i paesi saranno chiamati nei prossimi mesi.

Flash #Germany#PMI Composite Output Index at 70-month high of 57.0 in March (56.1 in February). https://t.co/CBCLBLk2fppic.twitter.com/0INb1IJP4s

— Markit Economics (@MarkitEconomics) 24 mars 2017

French private sector growth strongest in 70 months. Flash #France#PMI rises to 57.6 in March (55.9 - Feb). https://t.co/3cTpoOlBZD

— Markit Economics (@MarkitEconomics) 24 mars 2017

Cresce la pressione sulla BCE: “Basta con le politche accomodanti”

Un’accelerazione che, insieme a quella dell’inflazione dell’Eurozona, stabilizzatasi a febbraio sul target del 2% voluto da Mario Draghi, mette ulteriore pressione sulla BCE. Si accumulano insomma gli argomenti per i detrattori delle sue politiche accomodanti che, sulla scia di Berlino, premono per un rialzo dei tassi e una frenata sul Quantitative easing.

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