Migranti, la Corte europea: "Nessun obbligo di visti umanitari"

Migranti, la Corte europea: "Nessun obbligo di visti umanitari"
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Gli stati europei non sono obbligati ad accordare visti di ingresso umanitari a tutti i rifugiati, ma devono regolarsi secondo le norme in vigore caso per caso.

PUBBLICITÀ

Gli stati europei non sono obbligati ad accordare visti di ingresso umanitari a tutti i rifugiati, ma devono regolarsi secondo le norme in vigore caso per caso.

Lo ha stabilito la Corte europea di Giustizia di Lussemburgo, pronunciandosi sul ricorso di una famiglia siriana di Aleppo, che si è vista rifiutare dal Belgio il visto che avevano richiesto.

La sentenza della Corte ha accolto il parere degli avvocati del governo Belga, secondo la quale la richiesta dello status di rifugiato avrebbe avuto lo scopo nascosto di restare sul territorio belga.

Intanto, in Ungheria sono scoppiate le polemiche dopo l’approvazione da parte del parlamento di una legge che prevede l’arresto sistematico di tutti gli stranieri in posizione irregolare, inclusi i richidenti asilo.

Il testo, approvato con 138 si e soli 6 no e 22 astensioni, prevede la detenzione dei migranti in centri temporanei, in attesa della definizione dello status.

Una misura del genere era stata tentata nel 2013, ma l’Ungheria venne costretta a fare retromarcia dalle pressioni delle istituzioni europee.

Ferma condanna della legge ungherese è stata espressa dall.‘Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite. Un portavoce dell’organizzazione ha detto a Ginevra che con questa misura l’Ungheria viola i propri obblighi davanti alle leggi internazionali ed europee.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Migranti: i sindaci delle isole greche chiedono aiuto a Bruxelles

Manifestazione a Bruxelles per accelerare il ricollocamento dei rifugiati

Soccorsi quasi 900 migranti nelle acque davanti alla Libia