Il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn è il primo membro di alto profilo dell’amministrazione Trump a dimettersi, neppure un mese dopo l’investitura del miliardario a presidente degli
Il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn è il primo membro di alto profilo dell’amministrazione Trump a dimettersi, neppure un mese dopo l’investitura del miliardario a presidente degli Stati Uniti.
Flynn ha ammesso di aver fornito informazioni incomplete al vicepresidente Mike Pence sulle conversazioni avute a dicembre con l’ambasciatore russo negli Stati Uniti.
Flynn avrebbe parlato delle sanzioni dell’amministrazione uscente contro Mosca, garantendo che le relazioni fra i due Paesi sarebbero migliorate dal 20 gennaio.
“Un affare interno agli Stati Uniti” ha commentato il Cremlino, mentre per Leonid Slutsky, presidente della commissione affari esteri della Duma, Flynn è stato costretto a scrivere la lettera di dimissioni: “Non escludo la possibilità che prima o poi Flynn compaia di nuovo nell’amministrazione statunitense e che l’obiettivo sia creare l’impressione nell’opinione pubblica e nell’establishment politico che la Russia resti un avversario strategico”.
Inoltre, secondo la stampa statunitense, lo scorso mese è stata l’allora ministra della Giustizia ad interim Sally Yates a prevenire Trump delle informazioni incorrette di Flynn, sostenendo che questi rischiasse di farsi ricattare dalla Russia.
Justice Department warned White House that Flynn could be vulnerable to Russian blackmail, officials say https://t.co/Q40Vvdu73v
— Washington Post (@washingtonpost) 14 février 2017