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Russia: picchiare moglie e bambini? La prima volta potrebbe non esser reato

Russia: picchiare moglie e bambini? La prima volta potrebbe non esser reato
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Di Diego Giuliani
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Depenalizzazione più vicina.

Depenalizzazione più vicina. Ora mancano il sì in terza lettura e quello del Senato

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Il voto in seconda lettura della Duma avvicina la Russia alla depenalizzazione del reato di “maltrattamenti in famiglia” e fa gridare gli oppositori alla legittimazione degli abusi. Dopo il via libera di oggi, con 385 voti a favore, 2 soli contrari e un astenuto, perché sia legge mancano ora il sì della Duma in terza lettura e quello del Senato.

Domestic violence: Russia MPs back law cutting penalty https://t.co/2MO7rbClcZ

— BBC News (World) (@BBCWorld) 25 gennaio 2017

“Nel caso in cui le violenze avvengano nel quadro di forti tensioni emotive – ha detto in aula la deputata di Russia Unita, Olga Batalina – e non corrispondano quindi alla volontà di fare del male all’altra persona e nel caso in cui non vi sia una volontà persecutoria ai suoi danni, riteniamo allora che una sanzione amministrativa sia sufficiente”.

Il partito di Putin: “Limitare le interferenze nella vita familiare”

Se il partito di Putin argomenta con la volontà di limitare l’interferenza dello Stato nelle questioni familiari e nell’educazione dei figli, i critici deridono le differenti multe previste per violenze a donne e bambini, sostenendo che i “valori familiari non hanno prezzo”.

“Già ora le donne che subiscono violenze domestiche esitano a denunciarle – dice l’attivista Alyona Popova – . Si dice loro: ‘se lo fa è perché ti ama’, ‘è colpa tua’ e ‘i panni sporchi non si lavano in pubblico’. Questa legge è un ulteriore passo nella stessa direzione: ufficializza la colpevolizzazione delle vittime”.

Allarme ONU: “14.000 donne muoiono ogni anno in seguito a violenze dei familiari”

Il progetto di legge prevede che restino reato le sole violenze familiari commesse da chi ha già precedenti analoghi. Quelle più lievi sarebbero invece punite con semplici multe o la condanna allo svolgimento di servizi socialmente utili. Circa 14000, in base a dati ONU del 2010, le donne che ogni anno muoiono in Russia, in seguito a violenze subite dal marito o da altri membri della famiglia.

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