La crescita su base annua in Italia nel terzo trimestre raggiunge cifra tonda, l’1%, grazie in particolare alla domanda interna, per la prima volta da cinque anni, in base all’aggiornamento diffuso…
La crescita su base annua in Italia nel terzo trimestre raggiunge cifra tonda, l’1%, grazie in particolare alla domanda interna, per la prima volta da cinque anni, in base all’aggiornamento diffuso dall’Istat.
Un dato che giunge a pochi giorni dal referendum costituzionale sul quale alcuni esprimono timori per il futuro dell’eurozona. Altri minimizzano e invitano a una lettura più complessa.
“Il quadro non è lineare”, afferma Giovanni Orsina della Luiss. “Non significa che se vince il sì l’euro sopravvive e se vince il no l’euro muore. La situazione è molto più complicata. L’euro avrà grandi problemi in futuro se l’Italia non realizza le riforme per rendere sostenibile il debito pubblico”.
I timori di un’uscita dall’eurozona sono emersi da un recente sondaggio fra mille investitori: la possibilità che avvenga nei prossimi dodici mesi è data al 19,3%, il dato più alto da quando nel giugno del 2012 l’istituto tedesco Sentix ha avviato questo tipo di inchiesta.