La crisi dei rifugiati scuote l’Unione europea alle fondamenta. Il rialzarsi, temporaneo, delle frontiere tra gli Stati membri procede di pari passo
La crisi dei rifugiati scuote l’Unione europea alle fondamenta. Il rialzarsi, temporaneo, delle frontiere tra gli Stati membri procede di pari passo con le divisioni politiche tra le 28 capitali. Da Londra a Varsavia, passando per Vienna, Copenaghen, Roma e Budapest le tensioni tra gli Stati e tra questi e le istituzioni europee aumentano di giorno in giorno in un clima difficile per tutti. La Commissione Juncker cerca di tenere il sangue freddo in un montare di proteste, mentre il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha ammonito i 28 Stati membri:“Abbiamo due mesi di tempo per salvare l’Unione europea”.