In Polonia la contestata legge sui media pubblici è stata firmata dal presidente Andrzej Duda,nonostante le critiche espresse dall’Europa. Sarà il
In Polonia la contestata legge sui media pubblici è stata firmata dal presidente Andrzej Duda,nonostante le critiche espresse dall’Europa. Sarà il ministero del Tesoro a nominare e revocare i direttori di radio e tv che finora venivano scelti con concorso.
L’Unione europea di radiodiffusione ha espresso delusione denunciando il rifiuto di Varsavia di consultare istituzioni europee e organismi specializzati.
Dai Paesi Bassi – presidenza di turno dell’Unione Europea – il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha cercato di calmare gli animi considerando improbabile la sospensione del diritto di voto della Polonia per grave violazione dei valori dell’Unione.
“Sono sicuro che il governo polacco ci presenterà le proprie riflessioni e reagirà”, ha affermato Juncker. “Non drammatizziamo eccessivamente. È una questione importante, ma occorre avere buone relazioni con la Polonia, per cui il nostro approccio è molto costruttivo, non fustighiamo la Polonia”.
Il partito conservatore “Diritto e Giustizia”, che domina il parlamento polacco, è stato criticato con manifestazioni in tutto il Paese, a dicembre, anche per la riforma del Tribunale costituzionale. La legge ne paralizzerebbe il funzionamento, secondo la Corte Suprema polacca e l’opposizione liberale. La Commissione Europea discuterà dello stato di diritto in Polonia il 13 gennaio.