La bilancia commerciale ha pesato: l'export risente del rallentamento dei Paesi emergenti, mentre le importazioni sono ai massimi storici
Anche la Gran Bretagna, una delle locomotive dell’Unione europea, dà qualche segnale di affaticamento. Le ultime stime confermano il rallentamento della crescita economica del terzo trimestre allo 0,5% (dallo 0,7% del secondo).
0.5% rise in #GDP in Q3, unrevised from the preliminary estimate https://t.co/cHrvSNXCC2
— ONS (@ONS) 27 Novembre 2015
Dinamica imputabile, dicono gli analisti, alla bilancia commerciale: gli esportatori, oltre alle difficoltà in Cina e nei Paesi emergenti, devono far fronte a una sterlina forte che intacca le loro entrate. Le importazioni, al contrario, sono ai massimi storici e il gap ha finito per costituire un freno alla crescita.
A sostenere quest’ultima ci ha pensato il vero pilastro dell’economia britannica, la spesa dei consumatori. Ma l’agenzia di rating Fitch avverte: di questo passo il governo sarà costretto a rivedere il suo ambizioso obiettivo di bilancio in attivo entro il 2020.