Troppi migranti in Slovenia e Austria: lo spettro delle barriere alle frontiere

Troppi migranti in Slovenia e Austria: lo spettro delle barriere alle frontiere
Di Roberto Alpino
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Lo spettro del moltiplicarsi di barriere anti-migranti nell’Europa della libera circolazione scuote lo spirito di Schengen e spaventa Bruxelles. Il

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Lo spettro del moltiplicarsi di barriere anti-migranti nell’Europa della libera circolazione scuote lo spirito di Schengen e spaventa Bruxelles.

Il Presidente austriaco, Faymann, ha smorzato le affermazioni del suo Ministro degli Interni, concordando col Presidente della Commissione Europea, Juncker, secxondo cui nell’Unione “non c‘è spazio per barriere”.

Contrario ai muri si è nuovamente professato il Primo Ministro sloveno, Cerar, che ha però messo in guardia: “Non vogliamo barriere tra i paesi europei, ma se costretti saremmo pronti ad erigere sin da domani ostacoli idonei al confine con la Croazia, al fine di rendere la situazione più gestibile”.

Un gruppo di poliziotti tedeschi è già in Slovenia, unitamente a colleghi austriaci, al fine di agevolare la gestione del flusso di rifugiati.

“Quello che dobbiamo fare – afferma invece Anna Elisabeth Prinz, ambasciatore tedesco in Slovenia – è far fronte all’attuale situazione insieme: abbiamo avuto un incontro proficuo a Bruxelles, con 17 punti che dobbiamo implementare, è per questo che i primi poliziotti sono arrivati e nei prossimi giorni altri ne verranno per unire le forze”.

Proprio dalla piccola Slovenia, che suo malgrado accoglie migliaia di migranti al giorno, intanto, un numero sempre crescente di persone si dirige verso l’Austria.

E tra richieste di aiuti militari e minacce di costruire barriere, l’Europa si sente sempre meno libera.

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