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Papa, la disciplina sul celibato può essere rivista

'Ma non credo abolizione possa aumentare numero vocazioni'
'Ma non credo abolizione possa aumentare numero vocazioni'
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Di ANSA
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(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 11 MAR - Nell'intervista al sito argentino 'Infobae', in occasione del suo decimo anniversario di pontificato, Papa Francesco si sofferma sul celibato nella Chiesa occidentale per spiegare: "È una prescrizione temporanea… Non è eterna come l'ordinazione sacerdotale… Il celibato, invece, è una disciplina". "Quindi potrebbe essere rivisto?", domanda l'intervistatore Daniel Hadad. "Sì", replica il Papa. "Non credo", risponde comunque Francesco alla domanda se una eventuale abolizione del celibato dei sacerdoti possa aumentare il numero delle vocazioni. Al proposito il Papa ricorda che "nella Chiesa cattolica ci sono preti sposati: tutto il rito orientale è sposato. Tutto. Tutto il rito orientale. Qui in Curia ne abbiamo uno - mi sono imbattuto proprio oggi - che ha sua moglie, suo figlio. Non c'è contraddizione che un prete si sposi. Il celibato nella Chiesa occidentale è una prescrizione temporanea: non so se si risolve in un modo o nell'altro - precisa Bergoglio -, ma è provvisoria in questo senso; non è eterno come l'ordinazione sacerdotale, che è per sempre, che tu lo voglia o no. Che te ne vada o meno è un'altra questione, ma è per sempre. Invece il celibato è una disciplina". Per Francesco, in ogni caso, "a volte il celibato può portarti al maschilismo. A un prete che non sa lavorare con le donne manca qualcosa, non è maturo. Il Vaticano era molto maschilista, ma fa parte della cultura, non è colpa di nessuno. Si è sempre fatto sempre così". Ma ora le cose stanno cambiando: "Hanno un'altra metodologia, le donne. Hanno un senso del tempo, dell'attesa, della pazienza, diverso dall'uomo. Questo non sminuisce l'uomo, sono diversi. E devono completarsi a vicenda". (ANSA).
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