Politica UE. Intelligenza artificiale: il Parlamento Ue approva il testo finale dell'AI Act

I relatori Dragos Tudorache e Brando Benifei con la Presidente del Parlamento Roberta Metsola.
I relatori Dragos Tudorache e Brando Benifei con la Presidente del Parlamento Roberta Metsola. Diritti d'autore Fred MARVAUX/ European Union 2023 - Source : EP
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Di Cynthia KroetEuronews
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Approvato dal Parlamento europeo mercoledì 13 marzo a Strasburgo l'AI Act, la prima legislazione mondiale in materia di intelligenza artificiale

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L'Ue è la prima al mondo a dotarsi di regole sull'Intelligenza artificiale grazie all'AI Act, approvato a stragrande maggioranza dal Parlamento europeo mercoledì 13 marzo. Il testo in plenaria ha ricevuto 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astenuti

Brando Benifei, relatore all'Eurocamera per l'AI Act e capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, ha definito la giornata storica: "la prima legge al mondo sull'intelligenza artificiale è finalmente realtà", ha detto Benifei. 

"Siamo molto soddisfatti del risultato e dell’ampia maggioranza raggiunta - ha continuato Benifei - ora bisogna concentrarsi sull'attuazione, sugli investimenti, sulla condivisione delle capacità dei supercomputer e sul lavoro con i partner internazionali, per affermare un nostro modello di sviluppo dell'IA che metta l'essere umano davvero al centro". 

Cosa prevede l'AI Act

Grazie all'AI Act, i sistemi di apprendimento automatico saranno suddivisi in quattro categorie principali in base al rischio potenziale che rappresentano per la società. I sistemi considerati ad alto rischio saranno soggetti a regole severe che si applicheranno prima del loro ingresso nel mercato dell'Ue.

Le norme generali sull'IA si applicheranno un anno dopo l'entrata in vigore, nel maggio 2025, e gli obblighi per i sistemi ad alto rischio in tre anni. Saranno sotto la supervisione delle autorità nazionali, supportate dall'ufficio creato ad hoc della Commissione europea. Spetta ora agli Stati membri istituire agenzie nazionali di supervisione. Un portavoce della Commissione ha dichiarato a Euronews che i Paesi hanno 12 mesi di tempo per nominare gli organi di controllo.

"Oggi solo il 3 per cento degli unicorni mondiali dell'IA proviene dall'Ue, mentre gli investimenti privati nell'intelligenza artificiale sono 14 volte superiori negli Stati Uniti e cinque volte superiori in Cina - ha dichiaratoCecilia Bonefeld-Dahl, responsabile dell'organizzazione commerciale dell'Ue Digital Europe -. Entro il 2030 si prevede che il mercato globale raggiungerà i 1.500 miliardi di dollari, e dobbiamo fare in modo che le aziende europee vi accedano senza rimanere intrappolati nella burocrazia". 

Ursula Pachl, vicedirettrice generale dell'Organizzazione europea dei consumatori, ha accolto con favore l'approvazione della legge, affermando che aiuterà i consumatori a unirsi in richieste di risarcimento collettivo per aver subito eventuali danni dallo stesso sistema di intelligenza artificiale.

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