Politica UE. La spagnola Nadia Calviño guiderà la Banca europea per gli investimenti

Nadia Calviño (a sinistra) e Margrethe Vestager a maggio
Nadia Calviño (a sinistra) e Margrethe Vestager a maggio Diritti d'autore Bogdan Hoyaux
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Di Jack Schickler
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Sarà l'attuale ministra spagnola dell'Economia Nadia Calviño a guidare la Banca europea per gli investimenti. Battuta la concorrenza della vice-presidente della Commissione, la danese Margrethe Vestager

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Vincent van Peteghem, il ministro belga che presiede il Consiglio dei governatori della banca, ha dichiarato ai giornalisti che i ministri delle Finanze dei Paesi membri dell'Ue hanno raggiunto un "consenso" sulla sua candidatura. "Calviño sarà un presidente forte, le auguro il meglio". 

Candidatura vincente

La stessa Calviño ha dichiarato ai giornalisti di essere "grata e onorata" di avere l'appoggio dei suoi colleghi: "Questo sostegno riflette il rispetto, l'apprezzamento e la leadership che ci siamo guadagnati con il duro e intenso lavoro dell'ultimo anno".

Calviño ha battuto la danese Margrethe Vestager, che ora tornerà al suo ruolo di vice-presidente della Commissione europea, come ha scritto in un post su X.

La corsa alla guida della Banca europea per gli investimenti per sostituireil tedesco Werner Hoyer, che si dimetterà alla fine di dicembre dopo due mandati di sei anni, è stata a lungo incerta.

Calviño presiede le riunioni dei ministri delle Finanze, in quanto ministra del Paese che detiene la presidenza di turno dell'Ue fino alla fine dell'anno. Mentre Vestager, la sua sfidante più accreditata è dal 2014 la massima autorità antitrust dell'Unione ed è nota per le cause intentate contro grandi aziende tecnologiche come Apple e Google.

La Banca europea per gli investimenti (Bei) è gestita dai 27 ministeri delle Finanze dei Paesi europei e si occupa di progetti di finanziamento in Europa e nel mondo. Nel 2019 ha promesso di erogare mille miliardi di euro di investimenti sostenibili e di porre fine a quelli destinati ai combustibili fossili, oltre a finanziare la ricostruzione dell'Ucraina devastata dalla guerra.

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