Nel suo approfondimento settimanale, Stefan Grobe tocca diversi argomenti legati al riscaldamento globale: la crisi dell'agricoltura, gli investimenti sulle rinnovabili e le contestate politiche europee sul gas naturale liquefatto
In Spagna sono state raggiunte questa settimana le temperature più alte mai registrate nel mese di aprile, con un picco di 40 gradi e 20 gradi oltre al media in alcune zone del Paese.
A partire da questo dato record, Stefan Grobe analizza le conseguenze politiche del riscaldamento globale e degli eventi meteorologici estremi.
A questo tema sono correlate le politiche energetiche europee: i leader di nove Paesi dell'Europa nordoccidentale si sono incontrati nella città costiera di Ostenda, in Belgio, per un summit sull'energia eolica nel Mare del Nord e hanno concordato di aumentare la produzionefino a 120 gigawatt entro il 2030 e almeno 300 entro il 2050, partendo dai 30 attuali.
D'altra parte, i governi europei hanno investito molto nell'ultimo anno anche nelle importazioni di gas naturale da fornitori alternativi alla Russia, per ridurre la dipendenza energetica da Mosca.
Una strategia miope e dannosa per l'ambiente secondo Silvia Pastorelli di Greenpeace: la sua organizzazione ha appena pubblicato il rapporto "Chi trae profitto dalla guerra", sui guadagni delle società di idrocarburi approfittando del conflitto in Ucraina.