Dentro o fuori? Il dilemma europeo sui profughi russi

Molti cittadini russi stanno cercando di scappare nei Paesi europei per sfuggire al reclutamento obbligatorio nell'esercito
Molti cittadini russi stanno cercando di scappare nei Paesi europei per sfuggire al reclutamento obbligatorio nell'esercito Diritti d'autore Jean-Francois Badias/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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Di Efi Koutsokosta
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Migliaia di uomini cercano di sfuggire al reclutamento nell'esercito, cercando di approdare nei Paesi dell'Unione. C'è chi vorrebbe farli entrare e chi teme per la sicurezza

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L'esodo di cittadini maschi russi in fuga dalla chiamata al fronte divide l'Unione Europea: c'è chi vorrebbe accoglierli entro i confini dei 27 Stati, che però restano chiusi sia alle frontiere terresti, sia per l'interruzione dei collegamenti aerei.

Gli stati baltici, la Finlandia e la Polonia - che già avevano chiesto di fermare l'ingresso dei russi con visto turistico - sono invece i Paesi più intransigenti.

Una questione dibattuta

"Molte persone che ora fuggono dalla Russia a causa della mobilitazione non si sono fatti problemi quando morivano gli ucraini. Allora non hanno protestato", scrive su Twitter il ministro degli Esteri lettone, Edgars Rinkevics. "Ci sono notevoli rischi per la sicurezza nell'accettarli... e ci sono molti paesi al di fuori dell'Unione dove poter andare".

La Germania, invece, sembra pronta ad accogliere i dissidenti russi bisognosi di protezione, mentre molti Paesi chiedono di studiare la situazione caso per caso.

Alcuni esperti del settore, comunque, avvertono che questa situazione non dovrebbe portare ad escludere persone che hanno diritto alla protezione e che l'Unione Europea dovrebbe trovare presto una posizione comune.

"Tutti abbiamo ancora, per motivi importanti, il diritto di chiedere asilo. Non conosciamo la situazione personale di un certo numero di persone che stanno effettivamente cercando di raggiungere l'Europa in questo momento", dice a Euronews Marie De Somer, analista dell'European Policy Center.

"Vediamo allo stesso tempo che sono in corso molte proteste in Russia... con forti ripercussioni per le persone coinvolte. Quindi, capisco le varie argomentazioni, ma non dovrebbe essere un modo di minare il diritto individuale delle persone a chiedere asilo".

Gli ambasciatori dell'Unione hanno chiesto alla Commissione di aggiornare le linee guida che sospendono l'accordo di facilitazione dei visti con la Russia alla luce dei recenti sviluppi. Per alcuni dei governi, è necessaria la prova che i russi in ingresso siano davvero dissidenti o oppositori del regime di Vladimir Putin.

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