Pesca europea, una Ong critica le eccessive riduzioni fiscali

Pesca europea, una Ong critica le eccessive riduzioni fiscali
Diritti d'autore Michel Spingler/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Di Bryan CarterAlberto de Filippis
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Secondo Our Fish le riduzioni fiscali sul carburante favoriscono a pesca su larga scala e la distruzione dell'ambiente

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L'industria della pesca europea beneficia di una massiccia riduzione della tassa sul carburante che danneggia sia l'ambiente che gli stock ittici.

A dirlo l'ONG Our Fish, in un rapporto pubblicato questo lunedì. Calcolando quanto preleva dall'UE per il carburante utilizzato in altre industrie, Our fish stima che l'esenzione dalla tassa energetica per i pescherecci, in vigore dal 2003, ammonti a tra 750 milioni di euro e 1,5 miliardi di euro all'anno.

Rebecca Hubbard, direttore del programma presso Our Fish:  "Il problema principale di questi sussidi per il carburante è che facilitano enormemente la pesca su larga scala. Ovviamente peggiorano anche l'inquinamento da CO2. E questo va davvero contro sia il Green Deal dell'UE che cerca di puntare a zero emissioni di CO2, ma anche contro il principio "chi inquina paga".

Nell'ambito della sua strategia verde, la Commissione europea sta spingendo per una riforma della cosiddetta Direttiva sulla tassazione dell'energia, che imporrebbe una tassa sui pescherecci.

Ma secondo gli attivisti, l'aliquota fiscale proposta è da 10 a 20 volte inferiore rispetto ad altri settori. Un portavoce dell'UE ha difeso l'iniziativa della commissione.

Daniel Ferrie, portavoce della Commissione europea:  "Tutto questo eviterà i rischi di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e lo stoccaggio illegale di carburante, perché ci sono navi utilizzate per la navigazione all'interno dei mari comunitari che utilizzano carburante proveniente dall'esterno dell'unione europea, dove le tasse possono essere inferiori o inesistenti".

In altre parole, l'UE afferma di voler impedire ai pescherecci di poter acquistare carburante al di fuori delle acque comunitarie a un prezzo inferiore e a spese dell'ambiente. Un argomento respinto dalla Ong Our Fish.

Rebecca Hubbard, direttore del programma presso Our Fish:  "C'è un'enorme sezione della flotta dell'UE che non potrebbe procurarsi il carburante al di fuori dell'Europa. Inoltre, se l'UE lottasse per rimuovere questi sussidi al carburante a livello internazionale, presso l'OMC, non avremmo quel potenziale conflitto d'interessi con nessuna flotta".

Our Fish afferma che una tassazione più elevata fornirerebbe agli Stati membri un'importante fonte di entrate che potrebbe essere reindirizzata verso pratiche di pesca più sostenibili.

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