Paesi Bassi e crisi climatica: barriere contro le inondazioni e fattorie galleggianti

Le barriere anti-tempesta nei Paesi Bassi
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Un quarto dei Paesi Bassi si trova sotto il livello del mare e, con l'aumentare dei rischi legati al cambiamento climatico, il Paese adotta misure e infrastrutture di protezione

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Costruita tra il 1991 e il 1997, la barriera Maeslant tiene al sicuro 1,5 milioni di persone nei Paesi Bassi

La barriera - provvista di paratoie rotanti in acciaio alte 22 metri e lunghe ciascuna 210 metri - si chiude se si prevede un innalzamento dell'acqua di almeno 3 metri.

La struttura è completamente controllata automaticamente ma, in caso di acqua alta prevista, un team operativo  è sempre presente per monitorare il processo automatico e per intervenire manualmente, se necessario.

Spiega Marc Walraven, consulente senior per le barriere anti-tempesta Rijkswaterstaat: "Abbiamo chiuso due volte in 25 anni. Naturalmente ci aspettiamo di chiudere più spesso in futuro. In origine, questa barriera è stata progettata per una durata di 100 anni e già in fase di progettazione abbiamo riscontrato un innalzamento del livello del mare di circa 50 cm, quindi è tutto già previsto nel progetto. Ma naturalmente, non possiamo guardare al futuro in modo così specifico. Prevediamo infatti che tra il 2060 e il 2090 dovremo eventualmente apportare delle modifiche".

Innalzamento del livello del mare, quali soluzioni

Un quarto dei Paesi Bassi si trova sotto il livello del mare.

Secondo le Nazioni Unite, attualmente il livello del mare si sta innalzando a una velocità più che doppia rispetto al XX secolo

La barriera Maeslant viene testata una volta all'anno, attirando una folla di centinaia di curiosi. Non sono preoccupati. 

"Ci siamo abituati all'idea che ci verrà sempre in mente qualcosa - dice un uomo venuto a vedere i test alla barriera - Vedete, se riusciamo a pensare una soluzione di questo tipo, allora possiamo anche affrontare un altro mezzo metro o un metro e mezzo in più, giusto?".

Le fattorie galleggianti

L'innovazione è vista come la risposta alle criticità e alle emergenze.

Nel porto di Rotterdam una fattoria galleggiante ha 40 mucche, il cui latte viene lavorato sottocoperta.

L'idea è nata dopo che l'uragano Sandy ha colpito New York nel 2012 e il cibo si è esaurito rapidamente.

Minke van Wingerden, cofondatrice della Floating Farm, si focalizza sulla logistica: "La fornitura di cibo in una città si basa molto sulla logistica. Se qualcosa si allaga, non c'è più logistica. Allora abbiamo avuto l'idea che se si costruisce in modo da adattarsi al clima, cioè muovendosi su e giù con la marea, sull'acqua, si fa meno affidamento sulla logistica".

L'idea si sta diffondendo: Singapore e Dubai hanno espresso interesse per l'apertura di fattorie galleggianti.

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