Dal 1 agosto in Francia i negozianti (con alcune eccezioni) non sono più tenuti a stampare sistematicamente gli scontrini, ma dovranno farlo su richiesta dei clienti
A partire dal 1 agosto i commercianti francesi non sono più tenuti a stampare sistematicamente gli scontrini fiscali. La decisione, che si applica anche alle ricevute delle carte di credito, è stata assunta per ragioni ecologiche. Tuttavia, non sono mancate le voci critiche: c'è chi - è il caso dell'associazione di consumatori UFC-Que Choisir - ritiene sottolinea come in molte famiglie gli scontrini rappresentino uno strumento di gestione del bilancio familiare, e un modo per controllare l'esattezza degli importi pagati.
12,5 miliardi di scontrini stampati ogni anno in Francia
In realtà, i clienti potranno ottenere gli scontrini cartacei su richiesta. E per alcuni esercizi, come ristoranti, hotel e parrucchieri, la stampa rimarrà obbligatoria. In questo senso, il governo di Parigi ha insistito nel sottolineare che la misura non dispone alcun divieto di stampa degli scontrini, quanto piuttosto "la possibilità da parte del consumatore di rifiutarla".
Ad oggi sono 12,5 miliardi gli scontrini che vengono stampati ogni anno in Francia. Il che equivale a 150mila tonnellate di carta, ovvero 25 milioni di alberi abbattuti e un consumo di acqua pari a 18 miliardi di litri, secondo le cifre indicate dallo stesso esecutivo transalpino.