I ladri hanno portato via 49 opere, prevalentemente in oro: 30 gioielli e 20 sculture in esposizione temporanea, realizzate da Umberto Mastroianni, zio dell'attore Marcello
Un colpo da un milione di euro è stato messo a segno al Vittoriale degli Italiani, di Gardone Riviera, in provincia di Brescia, nella notte tra il 6 e il 7 marzo scorsa.
Il furto è stato scoperto all'apertura del museo dai responsabili del Vittoriale, che hanno trovato vuoti gli spazi espositivi.
I ladri hanno portato via 49 opere, prevalentemente in oro: 30 gioielli e 20 sculture in esposizione temporanea, realizzate da Umberto Mastroianni (1910-1988), scultore e pittore rinomato, zio dell'icona del cinema Marcello. La mostra "Come un oro caldo e fluido", dedicata a Mastroianni, avrebbe dovuto chiudere proprio l’8 marzo.
La refurtiva comprende gioielli (anelli, bracciali, spille, pendagli) e sculture plasmate con la tecnica della fusione a cera persa o a colata in oro. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Brescia, di Salò e dai miliari del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Monza.
I professionisti del furto al Vittoriale
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la sirena d’allarme del Vittoriale sarebbe stata messa fuori uso grazie a una schiuma poliuretanica espansa. Una volta nel complesso museale, i ladri sono entrati nel Museo d’Annunzio Segreto, che ospita l'esposizione permanente con gli oggetti personali del Vate, hanno quindi praticato un foro nel muro e si sono ritrovati nella sala con le opere di Mastroianni.
Il Vittoriale degli Italiani è una tenuta collinare nel comune di Gardone Riviera, affacciata sul Lago di Garda, in provincia di Brescia, in Lombardia.
È il luogo in cui il poeta e romanziere D'Annunzio visse dopo la sua defenestrazione: una vicenda con molti lati oscuri relativa alla caduta del Vate da una finestra della Sala della Musica di Villa Cargnacco a Gardone Riviera nel 1922. Lì restò sino alla sua morte nel 1938.