Angelina Mango vince il Festival di Sanremo 2024, le pagelle della finale

Angelina Mango vince la 74 edizione del festival di Sanremo sul palco del teatro dell'Ariston, Sanremo, 11 febbraio 2024
Angelina Mango vince la 74 edizione del festival di Sanremo sul palco del teatro dell'Ariston, Sanremo, 11 febbraio 2024 Diritti d'autore Marco Alpozzi/LaPresse
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Angelina Mango ha trionfato con il brano 'La noia' davanti a Geolier, Annalisa, Ghali e Irama. Premio Mia Martini a Loredana Bertè. A Fiorella Mannoia il riconoscimento per il miglior testo. Record di ascolti nella serata finale

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Si apre tra i fischi l'attesissima finale di Sanremo 2024. Il pubblico dell'Ariston non apprezza la classifica iniziale, guidata da Geolier, ed esterna rumorosamente la sua delusione. Amadeus è costretto a intervenire dopo la reazione ai risultati della serata cover di venerdì sera: va bene il dissenso ma "chiedo rispetto".

Una serata durata quasi sei ore che ha visto trionfare Angelina Mango in finalissima insieme a Geolier, Annalisa, Ghali e Irama. Ad Angelina Mango anche il premio Lucio Dalla della Sala Stampa e il Giancarlo Bigazzi per il migliore arrangiamento. Il premio Sergio Bardotti al miglior testo per Fiorella Mannoia.

Il mashup di Fiorello tra Modugno e Michael Jackson, la dedica di BigMama

Tutti e trenta gli artisti in gara si esibiscono di nuovo, con Nek e Renga che danno il via alla serata seguiti da BigMama. La rapper, splendida in un vestito rosso fuoco, domina il palco e dedica la canzone "a tutte le persone insicure".

Anche Fiorello all'Ariston dopo l'ultima puntata di Viva Rai2! si esibisce, l'outifit luminescente ad accompagnare la performance esalta la coreografia ma il mashup tra Domenico Modugno e Micheal Jackson non è memorabile, un esperimento azzardato che però il pubblico dell'Ariston apprezza, concedendo una standing ovation.

Dargen D'Amico bacia Mara Venier e Bertè vince il premio Mia Martini

Dargen d'Amico dona un bacio a una Mara Venier visibilmente imbarazzata. "Onda Alta" emoziona, anche grazie alla toccante tematica proposta da D'Amico, la tragedia dei migranti che si consuma nel Mediterraneo. L'esibizione gli vale il sincero ringraziamento di Amadeus "per aver portato allegria e tematiche profonde".

Bertè stupisce con un completo piumato che esprime tutta la grinta della storica cantante, portando con sé un'ondata di energia che le vale il premio della critica "Mia Martini". "Una forza della natura", per riprendere le parole di Amadeus, raggiunto da un caloroso abbraccio della performer. 

La serata scorre veloce, gli artisti si esibiscono a un ritmo serrato e le prime due ore scivolano via rapide. Mahmood sublime illumina lo stage. Finalmente in tuta gold, dedica il suo tempo sul palco a una riflessione sulla libertà di pensiero, "viva le differenze". Ovazione più che meritata.

Il ricordo delle foibe a Sanremo

Per qualche minuto una nota scura cala sull'evento e l'allegria lascia il posto alla serietà mentre la commemorazione per le migliaia di vittime delle foibe arriva fino a Sanremo grazie ad Amadeus, con un intervento per sottolineare l'importanza della memoria. Il conduttore porta all'Ariston il ricordo della strage di massa messa in atto dalle milizie di Tito, "una delle pagine più tragiche della storia italiana". 

Roberto Bolle accende l'Ariston, il televoto va in tilt: partecipazione record

Tra gli ospiti d'eccezione anche Roberto Bolle che fa sognare gli spettatori, accende gli animi e rinfresca gli occhi. Il ballerino vola leggiadro sul palco sulle note del Il Bolero di Ravel e il pubblico impazzisce anche grazie alla coreografia di Maurice Bejart. Tra ospiti d'eccezione, tanto entusiasmo e anche qualche polemica: è una delle edizioni di Sanremo più partecipate della storia, al punto che il televoto si impalla per il traffico record e Amadeus deve rassicurare il pubblico. Non era mai successo in nessuna edizione del festival.

Nonostante l'inconveniente la serata non si ferma e le esibizioni si susseguono una dopo l'altra. La voce di Fiorella Mannoia ipnotizza gli spettatori. Con la sua esibizione impeccabile si distingue come un'artista che riesce con successo a rinnovarsi e a stare al passo con i tempi. La sua canzone è un inno contro l'oppressione della donna che riesce a canalizzare l'attenzione su una tematica delicata mantenendo il ritmo leggero e brioso. 

Le esibizioni migliori di Sanremo 2024

Una rivelazione di questa edizione è sicuramente Ghali, che emoziona il pubblico dell'Ariston e quello a casa. L'artista, che non ha sbagliato nemmeno uno dei look portati al festival e come sempre in queste sere si distingue per la sua eleganza, lancia un appello per fermare il genocidio. Gaza non è citata esplicitamente ma il riferimento già è chiaro nel testo di denuncia di Casa mia. Il palco si accende grazie a lui e a alla vivacità di Annalisa, che chiude l'esibizione tra gli applausi del pubblico che si alza in piedi per acclamarla.

A loro si aggiunge Angelina Mango che fa ballare il pubblico sulle note della "cumbia dell'amore" dimostrandosi una grande performer, in grado di tenere il palco e coinvolgere anche chi è a casa.

La figlia di Pino Mango "vola" sullo stage, anche letteralmente. I tacchi vertiginosi non le assicurano l'equilibrio e la cantante inciampa, ma si riprende e questo non le impedisce di ricevere anche lei la standing ovation delle persone in sala, che la celebrano a gran voce.

I migliori outfit della finale

Mahmood nella sua tuta gold è una visione. Fiorella Mannoia e Big Mama dimostrano di avere eleganza da vendere insieme a Ghali, che per la quinta serata consecutiva spicca per lo stile, sfoggiando un completo che ricorda il cielo stellato. Total black in occasione della finale.

Emma elegante ma non spicca, il completo di pelle un po' anonimo non troppo adatto all'occasione. I Santi francesi a petto nudo optano per un look angelico in total white che gli dona. 

I La Sad in verde, rosa e blu ricordano le "super chicche", il celebre cartone animato degli anni 'Novanta, in versione pop punk. L'outfit di Sangiovanni non funziona, sembra si sia appena alzato dal letto dopo il lockdown. 

La classifica dal trentesimo al sesto posto

Dieci minuti prima delle due del mattino Amadeus svela la classifica dal trentesimo al sesto posto: fuori per un soffio dalla top 5 Mahmood si ferma in sesta posizione. Si giocano la vittoria Irama, Ghali, Angelina Mango, Geolier e Annalisa. Per loro tutto riazzerato: chiamati a votare di nuovo pubblico a casa, radio, tv e sala stampa.

Le pagelle di Sanremo 2024

Renga e Nek - Pazzo di te

Salvo rare eccezioni i duetti creati ad hoc per salire sul palco dell’Ariston durano il tempo di un festival. E il sodalizio tra Renga e Nek non sembra avere un destino diverso. Da veterani tengono il palco, la canzone è l’abc di Sanremo: non entusiasma e non cresce ascolto dopo ascolto. Voto 5

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BigMama - La rabbia non ti basta

Una consapevolezza emotiva sorprendente a soli 23 anni è forse l’asset più prezioso nel vasto armamentario di BigMama. C’è voce, presenza scenica, carattere e amor proprio. Punto rosa azzeccato e la sua vera natura incisa nella pelle. Dea: voto 8

Gazzelle - Tutto qui

Gazzelle non convince nemmeno se stesso, non riesce a emozionare come vorrebbe e l'esibizione risulta scialba. Un brano che non lascia il segno, una parabola che si apre e chiude sul palco dell'Ariston. Si inginocchia alla fine non per ringraziare ma per mettere fine a questa esperienza. Ritenta, sarai più fortunato: voto: 4

Dargen D'Amico - Onda alta

Forse il più eccentrico sul palco di Sanremo, Dargen è senza dubbio anche l’artista in gara più ancorato alla realtà. Mette in musica quell'intimo sentimento che ognuno di noi prova sfogliando le notizie ogni mattina. Il ritmo segna il tempo alla marcia della nostra specie. Verso il baratro ma ballando: voto 7,5

Il Volo - Capolavoro

Chissà se la transizione verso il pop potrà funzionare per il trio lirico. Non sbagliano una nota e quando aprono la canna in casa trema tutto, ma sono i look stonati. Piero Barone in completo classico, kimono e camicia di design per altri due sono la prova di un litigio pre performance. Sempre un po’ too much: voto 5,5

Loredana Bertè - Pazza

Pazzi di Loredana Bertè, visore piumato epico. Di nuovo, la storia non si giudica, si studia. Ripetiamolo: nessun voto per lei, datele un premio

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Negramaro - Ricominciamo tutto

I Negramaro fanno i Negramaro e ci piace così. Ma l'esibizione risulta pesante, il risultato non rende. Il pezzo funziona meglio in radio che dal vivo: voto 6,5

Mahmood - Tuta gold

In finale brilla più della tuta oro che finalmente indossa. Gioca a un gioco pericolosissimo Mahmood: osa sempre, con outfit, voce e performance e sempre regala meraviglia. Tesoro nazionale: voto 9,5

Santi francesi - L'amore in bocca

Istinto animale, sensualità che gronda, stile a palate. Una delle sorprese del Festival: voto 7,5

Diodato - Ti muovi

Difficile pareggiare i successi di Che vita meravigliosa (l’Album della vita per Diodato). Ti muovi non ci riesce. Eppure il brano più sanremese di questa edizione convince e cresce ascolto dopo ascolto. Dal vivo la voce cristallina di Diodato è un dono. Quasi divino: 7

Fiorella Mannoia - Mariposa

Divina. Voto: 8,5

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Alessandra Amoroso - Fino a qui

Al contrario degli altri vincitori di Amici ha aspettato 15 anni prima di sentirsi all'altezza, a suo dire, di salire sul palco dell’Ariston come concorrente anziché capitalizzare il successo del momento. Ma nonostante la maturità non corre alcun rischio e il tempo non l’ha migliorata come succede al vino buono. Meh: voto 4,5

Alfa - Vai!

Sonorità folk, positive vibe e la faccia pulita da ragazzino Kinder. Atmosfera di chi parte in viaggio da solo e la meraviglia di scoprire il mondo a vent’anni. Dolcezza (la sua), sana invidia (la nostra): voto 6,5

Irama - Tu no

Una performance monocorde per un brano che non emoziona: voto 3

Ghali - Casa mia

Questa sera Ghali ha incantato con delicatezza e stile. Bellezza extraterrestre, per la finale indossa il cielo stellato dal quale osserva il mondo: casa sua è in pace e ce lo trasmette. Candore: voto 9

Annalisa - Sinceramente

La voce più bella e precisa in circolo al momento e una sensibilità musicale innata, che le fa scandire note, pause e accenti con movimenti impercettibili del corpo. Sul palco Annalisa vibra e il pubblico dell’Ariston lo sente: per lei la prima standing ovation. Salterebbe in piedi anche quello dell’Eurovision: voto 8

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Angelina Mango - La noia

Angelina si spoglia dagli abiti emozionanti con cui ha ricordato il padre nella quarta serata, sale sul palco agguerrita: l’Ariston balla e “la noia” cambia significato. Voto 7

Geolier - I p' me, tu p' te

Scende tra il pubblico che lo ha fischiato senza rancore e conquista l’applauso. Geolier, 23 anni, ha carattere. E sbaglia chi crede che il dialetto non si addica all’Eurovision. Troppo spesso il Made in Napoli ha fatto da apripista per l’Italia nel mondo. E mica solo la pizza: Gomorra, Ferrante, Liberato, anche il pugliese Modugno cantava in napoletano. V****oto 6,5

Emma - Apnea

Emma non si smentisce, la voce calda trasmette la sua energia e la sua vitalità. Un brano destinato ad accompagnarci almeno fino all’estate. Voto 7

Il tre - Fragili

“Sanremo è na bomba, j’avemo fatta”, genuino. Voce tagliente e tanta strada da fare ancora: voto 6

Ricchi e poveri - Ma non tutta la vita

Non si può amare in eterno chi non ci ama. E dopo troppi rifiuti smettere di amare chi non ci apprezza diventa un dovere oltre che una scelta. Il testo dei Ricchi e Poveri dovrebbe entrare nelle antologie delle medie per evitare anni di liceo all’insegna di zerbinaggio, sottanza e relazioni tossiche. Unica nota a piè di pagina: servono tanti anni per diventare giovani. Indomiti: voto 6

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The Kolors - Un ragazzo una ragazza

È la semplicità, ritmica, lessicale e concettuale, a disarmare. Difficile capire se sia un bene o un male, ma la canzone è orecchiabile e fa appello agli istinti di base. Eppur il piedino si muove: voto 5

Maninni  - Spettacolare

Nessun guizzo, né in positivo né in negativo, è la ricetta da seguire per una prova piatta. Del resto perfettamente in linea con quest’edizione di Sanremo priva di sorprese e polemiche. Perfettamente nel mezzo: voto 5

La Sad - Autodistruttivo

Lievemente inquietanti di primo acchito ma dal cuore d’oro. Il testo di Autodistruttivo fa tenerezza e per l’ingenuità sembra uscito la penna di tre adolescenti. Wikipedia mi ricorda (con sgomento) che due dei La Sad corrono spediti verso i quaranta. Puri: voto 6

Mr. Rain - Due altalene

La canzone fa dondolare le due altalene e non solo. Brutto gesto all’una di notte. La noia: voto 3

Fred De Palma - Il cielo non ci vuole

Talento cristallino nel freestyle, Il cielo non ci vuole funziona e Fred De Palma è a suo agio anche in un habitat che non gli è naturale. Fresco: voto 6,5

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Sangiovanni - Finiscimi

Finalmente abbiamo trovato Waldo. Scelta dell’outfit imperdonabile, deprime quasi più del testo. Finiamolo: voto 2,5

Clara - Diamanti grezzi

Impeccabile e ancora acerba, scolastica. Più che perdonabile se sei nata nel 2003 e stai già calcando il palco più importante d’Italia. Suerte: voto 6

BNKR44 - Governo punk

Quando a Sanremo si portavano ancora i brani sanremesi il pubblico, in teatro e a casa, avrebbe atteso Governo Punk come la pioggia nel deserto: antidoto salvifico contro vecchiume e assopimento. Ma ora che le major sfoderano le hit il pezzo dei BNKR44 perde peso specifico. Leggeri: voto 5

Rose Villain - Click boom

A suo agio sul palco, elegante, Rose Villain convince. Più dubbi sul pezzo, che più lo ascolti più ti convinci che in realtà sono due. Bipolare: voto 6

La 74esima edizione è record di ascolti

Il quinto festival di Amadeus ha raccolto successi in termini di audience serata dopo serata. La finale ha registrato un nuovo record dal 1995. Totalizzato il 74.1 di share con 14 milioni 301 mila spettatori. La prima parte ha ottenuto il 70.8% di share con 17 milioni 281 mila spettatori, la seconda dalle 23.34 alle 25.59 il 78.8% con 11 milioni 724 mila spettatori. L'anno scorso l'ultima serata del Festival raccolse una media di 12 milioni 256 mila telespettatori, pari al 66% di share.

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