Russia, dichiarato lo stato di emergenza per le inondazioni nella regione di Orenburg

Strade allagate a Orsk, in Russia
Strade allagate a Orsk, in Russia Diritti d'autore Anatoly Zhdanov/(c) Copyright Kommersant Publishing House, Moscow, Russia (www.kommersant.ru/photo)
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Di Ilaria Cicinelli
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In Russia le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza a causa delle inondazioni nella regione di Orenburg. Quattromila persone sono state evacuate, Orsk è la città più colpita. Evacuazioni preventive anche nelle regioni di Kurgan e Tyumen

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Domenica il governo russo ha dichiarato lo stato di emergenza nelle aree colpite dalle inondazioni nella regione di Orenburg. In altre tre regioni sono in corso i preparativi per eventuali inondazioni, hanno riferito i media statali.

Le inondazioni, causate dall'innalzamento del livello delle acque del fiume Ural, hanno costretto oltre 4mila persone, tra cui 885 bambini, a evacuare dalla regione. L'agenzia di stampa statale Tass ha dichiarato che altre duemila case sono state allagate, portando il totale a quasi 6.300 nella regione.

Danni per centinaia di milioni di euro per gli allagamenti in Russia

Secondo le stime del governo regionale, i danni totali dell'alluvione nella regione di Orenburg ammontano a circa 21 miliardi di rubli (oltre 210 milioni di euro).

Il ministro russo per le Situazioni di emergenza Alexander Kurenkov è arrivato domenica a Orsk, una delle città più colpite, per supervisionare le operazioni di soccorso.

"Propongo di classificare la situazione nella regione di Orenburg come emergenza federale e di stabilire un livello di risposta federale", ha dichiarato il ministro, secondo quanto riportato da Ria Novosti. Questo significa che l'assistenza e il coordinamento federale possono integrare gli sforzi statali e locali.

Una diga ha ceduto a Orsk

Orsk, a meno di venti chilometri a nord del confine con il Kazakistan, ha subito le conseguenze maggiori delle inondazioni che hanno causato la rottura di una diga venerdì. Domenica mattina, 4.500 edifici residenziali della città di 200mila abitanti erano allagati e le operazioni di evacuazione erano ancora in corso, ha riferito la Tass.

È stata avviata un'indagine penale per indagare su sospette violazioni edilizie che potrebbero aver causato la rottura della diga. Le autorità locali hanno dichiarato che la diga poteva reggere livelli d'acqua fino a 5,5 metri. Sabato mattina, il livello dell'acqua ha raggiunto circa 9,3 metri e domenica ha raggiunto i 9,7 metri.

I funzionari della capitale regionale Orenburg, a circa 250 chilometri di distanza da Orsk, hanno scritto su Telegram domenica che la situazione in città stava peggiorando, dato che il livello dell'acqua è aumentato di 28 centimetri rispetto al giorno precedente. Oltre 1.300 case risultano allagate e 428 persone sono state evacuate.

Rischio inondazioni anche in altre regioni russe

 Il Ministero russo per le situazioni di emergenza ha evacuato circa 820 persone anche nella vicina regione di Samara, ha dichiarato la direzione regionale del ministero. 

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato domenica che il presidente russo Vladimir Putin ha parlato con Kurenkov e con i governatori delle regioni di Kurgan e Tyumen, situate nell'area dei Monti Urali, per discutere della situazione e della "necessità di adottare tempestivamente misure di assistenza alle persone e alla loro eventuale evacuazione".

L'evacuazione preventiva è iniziata domenica in due distretti della regione di Kurgan, ha scritto su Telegram il dipartimento regionale del Ministero delle situazioni di emergenza.

Il fiume Ural, lungo circa 2.428 chilometri, scorre dalla sezione meridionale degli Urali all'estremità settentrionale del Mar Caspio, attraverso la Russia e il Kazakistan.

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