Putin: "La Russia è pronta a una guerra nucleare ma non pensiamo di ricorrere all'arsenale"

Il presidente russo Vladimir Putin
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Di Ilaria Cicinelli
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Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è pronta ad affrontare una guerra nucleare. Se gli Usa invieranno le proprie truppe Mosca reagirà ma il Cremlino non lo ritiene uno scenario probabile e non pensa di usare l'arsenale a meno che non venga minacciata la sovranità della Russia

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"Dal punto di vista tecnico militare siamo pronti per una guerra nucleare". Lo ha affermato il presidente della Federazione russa Vladimir Putin all'agenzia Ria Novosti. 

Putin ha tuttavia affermato di non aver mai pensato di ricorrere all'arsenale nucleare se non nel caso in cui vengano minacciate la sovranità, l'indipendenza e l'esistenza della Russia. L'eventuale presenza di militari della Nato in Ucraina non cambierà la situazione sul campo di battaglia ma il presidente ha aggiunto che se gli Stati Uniti decideranno di inviare le proprie truppe Mosca sarà pronta a reagire. "Per noi è questione di vita o di morte".

Gli Usa hanno però detto che non manderanno truppe in Ucraina, e la Russia ritiene che così sarà perché il presidente Joe Biden "è un uomo, un rappresentante della scuola politica tradizionale", ha riferito Putin. 

Secondo il leader russo Mosca dispone di armi nucleari molto più avanzate di quelle statunitensi, riferendosi alla cosiddetta "triade", le armi da lanciare via mare, via terra e via aria. Pochi giorni fa Putin ha parlato di un rischio reale di guerra nucleare commentando le parole del presidente francese Emmanuel Macron, che non ha escluso la possibilità di inviare truppe dai Paesi europei in Ucraina. 

Mosca prevede di schierare le truppe al confine con la Finlandia

La Russia ha inoltre deciso di schierare le truppe al confine con la Finlandia, una mossa che potrebbe contribuire a far deteriorare i rapporti con Helsinki dopo le tensioni dei mesi precedenti. La Finlandia ha infatti chiuso i valichi di frontiera al confine con la Russia accusando Mosca di essere responsabile dell'aumento del flusso di migranti che hanno attraversato il confine finlandese.

Putin ha criticato duramente l'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato affermando che si tratta di un passo "assolutamente privo di significato (per la Finlandia e la Svezia) dal punto di vista della tutela dei propri interessi nazionali. Non avevamo truppe lì (al confine finlandese), ora ci saranno. Non c'erano sistemi di distruzione lì, ora appariranno".

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