Libertà dei media: ecco la situazione in Europa

Il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich si trova in una gabbia di vetro mentre i fotografi lo immortalano in un'aula del tribunale di Mosca nell'aprile 2023.
Il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich si trova in una gabbia di vetro mentre i fotografi lo immortalano in un'aula del tribunale di Mosca nell'aprile 2023. Diritti d'autore AP Photo/Alexander Zemlianichenko
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Di Euronews
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Sebbene il numero di minacce gravi sia leggermente diminuito rispetto all'anno precedente, nel 2023 i giornalisti hanno continuato a subire intimidazioni, sorveglianze, attacchi e detenzioni in Europa.

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Cresce la preoccupazione per la sicurezza e la libertà dei giornalisti in Europa. Soprattutto in Paesi come la Bielorussia e la Russia, i giornalisti sono stati spiati illegalmente, colpiti da cause legali abusive e detenuti, ma i problemi ci sono anche nei Paesi dell'Europa occidentale. È quanto emerge dal rapporto annuale del Consiglio d'Europa pubblicato martedì.

Nonostante un calo significativo del numero di giornalisti uccisi in Europa nel 2023 rispetto all'anno precedente, le minacce subite dai media nei 46 Stati membri del Consiglio d'Europa sono più diversificate, rendendo più difficile per i giornalisti reagire e orientarsi. 

Il rapporto, intitolato "Press Freedom in Europe: Time to Turn the Tide", ha esaminato i principali problemi che minano la libertà di stampa in Europa. Tra questi, minacce, intimidazioni, detenzioni, legislazioni restrittive, cause legali abusive e attacchi ai media del servizio pubblico.

Il rapporto ha rilevato che su un totale di 285 segnalazioni di gravi minacce e attacchi alla libertà dei media nel continente, quasi il 15% proviene dalla sola Russia. Il Paese continua a perseguitare i giornalisti che criticano la linea del Cremlino, compresi quelli che sono fuggiti all'estero.

Secondo gli autori del rapporto, la minaccia di violenza di tipo mafioso attualmente "incombe come una nuvola scura sui giornalisti che si occupano di cronaca nera", in particolare su quelli che si occupano del traffico di droga.

Minacce in Europa: le cifre

Le minacce che i giornalisti devono affrontare in Europa vanno dagli attacchi fisici alla morte, dalla detenzione alla sorveglianza illegale.

L'invasione dell'Ucraina ha rappresentato una grande minaccia alla sicurezza fisica dei giornalisti nel 2023. L'anno scorso, due giornalisti, Bohdan Bitik e Arman Soldin, sono stati uccisi mentre raccontavano la guerra in Ucraina, mentre molti altri sono rimasti feriti.

Un altro membro del mondo mediatico, la guardia di sicurezza Pal Kola, è stato ucciso nel 2023 in un attacco alla stazione televisiva Top Channel in Albania. Quello di Kola è stato l'unico caso di un lavoratore dei media ucciso al di fuori di una zona di guerra.

Nel 2023 ci sono state in totale 41 segnalazioni che denunciavano attacchi all'incolumità fisica e all'integrità dei giornalisti: 11 provenivano dai territori occupati dalla Russia in Ucraina; quattro dalla Francia; quattro dalla Turchia; tre dall'Italia e tre dalla Serbia.

**In alcuni Paesi, la detenzione rimane una punizione comune per i giornalisti che criticano i loro governi, soprattutto in Russia e Bielorussia.**Alla fine del 2023, 59 giornalisti erano ancora detenuti in paesi europei, compresi i territori ucraini occupati dalla Russia. 65 erano detenuti in Russia e Bielorussia.

Almeno 18 giornalisti sono stati arrestati lo scorso anno in Turchia, mentre la Polonia e il Regno Unito ne hanno arrestato uno ciascuno (rispettivamente Pablo Gonzales e Julian Assange).

Questi sono i Paesi che hanno riportato segnalazioni di minacce ai giornalisti nel 2023: Bielorussia (42); Federazione Russa (39); Turchia (27); Ucraina (24); Francia (19); Italia (16); Polonia (12); Serbia (11); Azerbaigian (10); Grecia (9); Albania (6); Spagna (6); Regno Unito (5); Repubblica Slovacca (5); Georgia (5); Bosnia-Erzegovina (5); Bulgaria (5); Armenia (4); Croazia (4); Germania (4); Paesi Bassi (4); Repubblica di Moldova (4); Belgio (3); Cechia (3); Finlandia (3); Austria (2); Ungheria (2); Danimarca (1); Irlanda (1); Lettonia (1); Malta (1); Portogallo (1); Romania (1).

Dall'inizio dell'anno sono già state segnalate 27 minacce ai giornalisti in Europa, la maggior parte dei quali in Ucraina (7), Turchia (6), Federazione Russa (4) e Portogallo (3).

Impunità per l'uccisione di giornalisti

**Il rapporto del Consiglio d'Europa sottolinea anche che alla fine del 2023 c'erano ancora 30 casi di impunità per l'uccisione di 49 giornalisti e operatori dei media.**I casi rimangono tuttora aperti, nonostante gli omicidi siano avvenuti molto tempo fa.

Secondo il rapporto del Consiglio d'Europa, l'impunità per gli omicidi di giornalisti, ovvero i casi dove gli investigatori e i pubblici ministeri non sono riusciti a trovare i colpevoli e a ottenere una condanna, è ancora la norma.

E anche quando si ottiene una condanna, a volte i colpevoli rimangono impuniti. Nel novembre 2023, un ex ufficiale di polizia russo che stava scontando una condanna a 20 anni di carcere per il suo ruolo nell'omicidio nel 2006 della giornalista Anna Politkovskaya, critica di Vladimir Putin, è stato graziato con un decreto presidenziale dopo aver completato un contratto militare di sei mesi combattendo in Ucraina.

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