Decine di attivisti si sono accampati nella foresta di Grünheide da mercoledì scorso, costruendo anche delle casette sugli alberi. Vogliono impedire l'abbattimento di oltre 100 ettari per fare spazio allo stabilimento. La polizia ha autorizzato la protesta fino al 15 marzo, nessun commento da Tesla
È il quinto giorno consecutivo di protesta nella foresta di Grünheide, alle porte di Berlino. Dalla serata di mercoledì scorso decine di attivisti hanno occupato una parte dell'area boschiva per protestare contro il piano di espansione dello stabilimento di automobili elettriche di Tesla, che prevede l'abbattimento di centinaia di alberi della foresta.
I manifestanti, molti dei quali ambientalisti provenienti da tutto il Paese, hanno costruito una dozzina di case sugli alberi a diversi metri dal suolo, dichiarando di voler occupare l'area per almeno una settimana. A loro si sono uniti anche alcuni abitanti del luogo.
"Più a lungo durerà l'occupazione, meglio sarà", ha dichiarato venerdì una portavoce dell'iniziativa "Stop Tesla", che ha esortato altri sostenitori a visitare l'accampamento e a portare materiale aggiuntivo, come legna, seghe, attrezzatura da arrampicata e amache.
La reazione della polizia e di Tesla
La polizia sta monitorando la situazione e ha dichiarato di non vedere alcun motivo per smantellare l'accampamento. È stato stabilito che la protesta potrà continuare fino al 15 marzo, ma le autorità si stanno preparando anche una mobilitazione di maggiore durata.
Tesla non ha ancora commentato l'iniziativa. L'azienda vorrebbe costruire una stazione merci, dei magazzini e un asilo aziendale accanto all'attuale fabbrica di 300 ettari. Per realizzare il piano dovrebbero essere abbattuti più di 100 ettari di foresta.
A febbraio la maggioranza dei residenti di Grünheide aveva votato contro il progetto di espansione in un sondaggio non vincolante. Tesla ha poi annunciato ulteriori colloqui sulla questione.