Gaza, Egitto pronto a stracciare l'accordo di pace con Israele in caso di attacco di terra a Rafah

Una famiglia palestinese guarda lo squarcio prodotto da un attacco israeliano a un edificio di Rafah
Una famiglia palestinese guarda lo squarcio prodotto da un attacco israeliano a un edificio di Rafah Diritti d'autore Fatima Shbair/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Fatima Shbair/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Michela MorsaEuronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Nella città più a sud della Striscia è rifugiata più della metà dei 2,3 milioni di abitanti dell'enclave palestinese ammassati in condizioni disumane al confine con l'Egitto. Il Cairo avverte Tel Aviv: qualsiasi operazione militare minerebbe l'accordo di pace tra i due Paesi

PUBBLICITÀ

Giovedì una serie di attacchi aerei israeliani ha ucciso almeno 14 personea Rafah, la città più a sud della Striscia di Gaza. Tra le vittime ci sono due donne e cinque bambini. Gli attacchi non sono arrivati solo dall'alto, ma anche dai carri armati, che hanno colpito alcune aree nella parte orientale della città, intensificando i timori di un imminente assalto di terra.

Mercoledì, infatti, dopo aver respinto la controproposta di cessate il fuoco di Hamas, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che il prossimo obiettivo dell'offensiva di terra sarà proprio Rafah. Nella città si rifugia più della metà dei 2,3 milioni di palestinesi di Gaza, schiacciata contro il confine con l'Egitto dall'avanzata israeliana e costretta a vivere in condizioni disumane.  

Il monito dell'Egitto su Rafah

L'Egitto ha avvertito che qualsiasi operazione di terra o spostamento di massa attraverso il confine minerebbe il suo trattato di pace con Israele, che dura da quattro decenni.

La Casa Bianca ha dichiarato giovedì che "non avrebbe sostenuto le principali operazioni militari israeliane a Rafah", anche se il portavoce, John Kirby, ha sottolineato che non c'era alcuna indicazione su piani immediati per schierare l'Idf in città.

"Attacco a Rafah? Una catastrofe umanitaria"

"Metà della popolazione di Gaza è ora stipata a Rafah. Non hanno dove andare. Non hanno una casa e non hanno speranza", ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, esprimendo la sua preoccupazione per la situazione in città. 

Le organizzazioni umanitarie internazionali hanno denunciato che qualsiasi operazione militare a Rafah aggraverebbe quella che è già una catastrofe umanitaria: centinaia di migliaia di persone vivono ammassate in squallide tendopoli o in rifugi delle Nazioni Unite stracolmi, esposte alla fame e alle intemperie in condizioni igienico-sanitarie disastrose. 

Il bilancio delle vittime palestinesi di quattro mesi di offensiva israeliana, tra le più distruttive della storia recente, è di 27.840 persone, la maggior parte donne e bambini. 

Le operazioni militari dell'Idf

Continuano i combattimenti e i bombardamenti nel centro della Striscia, soprattutto a Khan Younis e a Deir al Balah. L'esercito israeliano ha dichiarato che nelle ultime 24 ore le sue truppe hanno ucciso più di venti miliziani a Khan Younis. Ha inoltre riferito di aver arrestato decine di presunti militanti, tra cui due sospettati di essere coinvolti nell'attacco del 7 ottobre. 

Le denunce delle agenzie Onu

Philippe Lazzarini, il commissario generale dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha denunciato su X come i militari israeliani continuino a impedire agli operatori dell'agenzia di accedere ad alcune aree nel nord della Striscia per portare cibo

"L'ultima volta che ci è stato permesso consegnare del cibo era il 23 gennaio. Dall'inizio dell'anno metà delle nostre richieste per missioni umanitarie nel nord sono state rifiutate", ha scritto Lazzarini, sottolineando come l'Unrwa abbia "identificato profonde sacche di fame e di inedia" nell'area, con almeno 300mila persone sull'orlo della carestia.

L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk ha dichiarato che l'esercito israeliano sta demolendo infrastrutture civili per creare una zona cuscinetto all'interno della barriera di confine di Gaza, il che potrebbe costituire un crimine di guerra.

Un alto funzionario militare israeliano ha smentito questa affermazione: "Le nostre operazioni lungo il confine mirano a smascherare i tunnel. Non si tratta di una zona cuscinetto in questo momento".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Guerra a Gaza: sviluppi negli accordi tra Hamas e Israele, mercantile carico di aiuti parte da Cipro

Gaza, fossa comune nell'ospedale Nasser di Khan Younis assediato dall'Idf

Striscia di Gaza: raid israeliani uccidono decine di persone a Rafah, 18 erano bambini