Momento storico per il governo di Belfast. La nazionalista filo-irlandese O'Neill nominata prima ministra dopo l'accordo con gli unionisti del Dup. Lo stallo durava da due anni a causa di divergenze con Londra sulla Brexit
Michelle O'Neill, nazionalista irlandese, è entrata nella storia sabato diventando prima ministra dell'Irlanda del Nord, quando il governo è tornato al lavoro dopo due anni di boicottaggio da parte del Partito unionista democratico (Dup). Torna così a formarsi un esecutivo locale di unità nazionale tra i repubblicani dello Sinn Fein, partito indipendentista irlandese, e gli unionisti.
Perché in Irlanda del Nord il primo ministro e il vice primo ministro hanno lo stesso potere
O'Neill, vicepresidente del Sinn Fein, è stata nominata prima ministra del governo che, secondo i termini dell'accordo di pace del Venerdì Santo del 1998, condivide il potere tra le due principali comunità dell'Irlanda del Nord: gli unionisti britannici che vogliono rimanere nel Regno Unito e i nazionalisti irlandesi che vogliono unirsi all'Irlanda.
Governo nato dopo due anni di stallo a causa della Brexit
L'Irlanda del Nord è stata costituita come parte del Regno Unito a maggioranza protestante nel 1921, dopo l'indipendenza della Repubblica d'Irlanda. Una parte non può governare senza l'accordo dell'altra. Negli ultimi due anni l'attività di governo si è fermata a metà dopo che gli unionisti si sono ritirati per protestare contro le questioni commerciali legate alla Brexit.
O'Neill condividerà il potere con la vice prima ministra Emma Little-Pengelly del Dup. Le due saranno alla pari, ma O'Neill, il cui partito ha ottenuto più seggi nell'Assemblea dell'Irlanda del Nord nelle elezioni del 2022, deterrà il titolo più prestigioso.