Sospesa fino a marzo la protesta dei camionisti al confine tra Ucraina e Polonia. I camionisti hanno accolto l'accordo del governo di Donald Tusk
Il nuovo governo polacco di Donald Tusk ha raggiunto un accordo con i camionisti che da mesi bloccano il confine tra Polonia e Ucraina. Il Comitato per la protezione dei trasportatori, che ha organizzato il blocco, dovrà decidere il prossimo marzo se farlo ripartire o se fermarlo definitivamente. Nei giorni scorsi l'esecutivo aveva trovato un accordo anche con gli agricoltori che si erano associati alla protesta dei camionisti a causa del crollo dei prezzi generato dalle importazioni dall'Ucraina.
Riprende il traffico dei camion al confine tra Ucraina e Polonia
I primi camionisti ucraini sono riusciti ad attraversare senza grossi ostacoli. Lo sblocco della frontiera è stato accolto con entusiamo e i camionisti si sono affrettati a tornare a casa dopo i loro lunghi viaggi. Soprattutto in condizioni invernali.
L'accordo con il governo Tusk sblocca la protesta dei camionisti
"È stato raggiunto un accordo e, ad essere onesti, speriamo che sia l'inizio di una felice risoluzione di questa complicata situazione", ha detto il deputato di Polonia 2050, parte della Terza Via, Paweł Śliz ai microfoni di Euronews. "Abbiamo dato tempo al governo fino al primo marzo, in modo da poterci semplicemente sedere e vedere cosa sono riusciti a fare per noi. Un piccolo successo è che, da parte ucraina, i veicoli che stanno per entrare in Polonia sono già esclusi dalla cosiddetta coda elettronica, e possono registrarsi fino alle 20.00 e lasciare l'Ucraina per primi, quindi qui possiamo già vedere i primi atti di buona volontà da parte ucraina", ha detto Jacek Sokol, portavoce dello sciopero dei camionisti.