Rishi Sunak a Kiev, nuovi aiuti per 2,9 miliardi di euro. Firmato un accordo di sicurezza "storico"

Il primo ministro britannico Rishi Sunak
Il primo ministro britannico Rishi Sunak Diritti d'autore AP Photo/Kirsty Wigglesworth
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Di Michela Morsa
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Il primo ministro britannico ha rinnovato il sostegno del Regno Unito all'Ucraina. Proficuo anche il tour del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nei Paesi baltici

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Il primo ministro britannico Rishi Sunak è in visita a Kiev per annunciare il "più grande pacchetto di aiuti alla difesa" dell'Ucraina, che comprenderà ulteriori finanziamenti militari. 

Il finanziamento, pari a circa 2,5 miliardi di sterline (2,9 miliardi di euro), includerà missili a lungo raggio, armi anticarro, attrezzature per la difesa aerea, proiettili e munizioni per l'artiglieria e sicurezza marittima, oltre a un maggiore addestramento militare per i soldati ucraini. 

La Gran Bretagna è il secondo donatore di aiuti militari all'Ucraina dopo gli Stati Uniti, con oltre 5 miliardi di euro elargiti tra il 2022 e il 2023.

"Sono qui oggi con un messaggio: il Regno Unito non vacillerà. Saremo al fianco dell'Ucraina, nelle ore più buie e nei momenti migliori che verranno", ha dichiarato Sunak.

Il primo ministro britannico ha dichiarato di aver fatto in Ucraina il suo primo viaggio all'estero dell'anno proprio per inviare un "forte segnale" di sostegno, rappresentando "la gravità della situazione qui e la nostra determinazione a stare al fianco dell'Ucraina". 

Accordo di sicurezza tra Regno Unito e Ucraina

Durante la conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo ministro britannico ha anche annunciato un nuovo accordo di sicurezza tra i due Paesi.

L'accordo, di cui saranno svelati più avanti i dettagli, sarà valido fino all'auspicata adesione dell'Ucraina alla Nato. Secondo Sunak, questo è il primo documento di sicurezza di questo tipo firmato dal Regno Unito con l'Ucraina.

"Non ci tiriamo indietro", ha detto Sunak. Anzi, "oggi ci spingiamo oltre, aumentando i nostri aiuti militari, consegnando migliaia di droni all'avanguardia e firmando un nuovo storico accordo di sicurezza per fornire all'Ucraina le garanzie di cui ha bisogno a lungo termine". 

"L'Ucraina non è sola e non sarà mai sola. Putin potrebbe pensare di poterci superare, ma si sbaglia. Siamo al vostro fianco oggi, domani e per tutto il tempo necessario, perché questa guerra riguarda il diritto dell'Ucraina di difendersi e di determinare il proprio futuro e la scelta storica del popolo ucraino di essere una democrazia indipendente nel cuore dell'Europa", ha dichiarato Sunak.

Questo è un segnale per il mondo: l'Ucraina non è sola
Volodymyr Zelensky
Presidente dell'Ucraina

Zelensky ha accolto con favore la firma dell'accordo. "Oggi è il giorno in cui la storia dell'Europa è cambiata. L'Ucraina e il Regno Unito hanno hanno firmato un nuovo accordo di sicurezza senza precedenti. Non si tratta solo di una dichiarazione. È una realtà che si realizzerà grazie alla nostra cooperazione e, in particolare, alle garanzie di sicurezza di un'eccezionale forza globale: il Regno Unito", ha commentato. 

Aiuti anche dai Paesi baltici

Il presidente ucraino ha terminato il suo tour di due giorni nei Paesi baltici in ricerca di nuovi aiuti militari facendo tappa in Lettonia. 

Dopo aver ottenuto il sostegno di Estonia e Lituania, che forniranno aiuti rispettivamente per 1,2 miliardi di euro e 200 milioni, Zelensky ha firmato un accordo di cooperazione tecnica e finanziaria con la Lettonia, mirato a facilitare la fornitura di assistenza per il ripristino delle infrastrutture civili dell'Ucraina e implementare le modalità di assistenza alla popolazione del Paese.

Nello specifico, l'accordo prevede che le merci e i servizi importati nell'ambito dei progetti di assistenza tecnica e finanziaria siano esenti da dazi. 

Zelensky: la Russia cerca progressi sul fronte in vista delle elezioni

Da Riga il presidente ucraino ha dichiarato che è molto importante non permettere al Cremlino di sfruttare la "stagnazione" della guerra per riunirsi e preparare una nuova grande offensiva. Secondo Zelensky, le leadership militare russa cercherà di ottenere progressi sul campo prima delle elezioni presidenziali di marzo.

"Considerando che c'è una persona che si sta preparando per le elezioni, è più o meno chiaro che vogliono alcune piccole vittorie tattiche", ha detto il leader ucraino, aggiungendo che la situazione al fronte è "molto difficile, perché non abbiamo abbastanza armi".

"L'Ucraina merita di far parte della Nato"

Nella precedente tappa in Estonia, Zelensky ha detto che l'Ucraina "merita di essere invitata" al prossimo vertice Nato, previsto per luglio a Washington. "Sono sicuro che l'Ucraina se lo meriti più di chiunque altro. L'Ucraina ha un esercito forte che rafforzerà sicuramente i Paesi della Nato dell'Europa orientale. Un esercito con esperienza militare: non in teoria, ma in pratica", ha detto. 

Poi ha auspicato che il summit riveli "passi reali da parte dei Paesi dell'Alleanza che avvicinino il nostro Paese all'adesione", perché i "piccoli passi", secondo Zelensky, dimostrano che "qualcuno" ha paura della Russia e questo fa solo il gioco di Putin.

Ombre sugli aiuti statunitensi

La ricerca di ulteriori aiuti è diventata ancora più vitale per Kiev ora che gli Stati Uniti hanno di fatto sospeso i loro aiuti: il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby ha confermato che i fondi già stanziati in precedenza dal Congresso sono esauriti e i negoziati tra Democratici e Repubblicani per ulteriori finanziamenti si sono "arenati". 

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Inoltre, l'ispettore generale del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che il Pentagono "non ha tracciato correttamente" 1 miliardo di dollari di attrezzature inviate all'Ucraina. Il rapporto non specifica se le armi possano essere state utilizzate in modo improprio o deviate, in quanto tali conclusioni "esulano dall'ambito della valutazione".

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