Sunak: "Elezioni nel Regno Unito entro il 2024", ma i conservatori sono indietro nei sondaggi

Keir Starmer, leader del partito laburista del Regno Unito
Keir Starmer, leader del partito laburista del Regno Unito Diritti d'autore Stefan Rousseau/AP
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Di Stefania De Michele
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Il leader dell'opposizione, Keir Starmer, ha sollecitato elezioni anticipate e accusato i Tories al governo di aver accompagnato il Paese al declino. La scadenza naturale della legislatura è prevista il 19 dicembre 2024

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Il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak ha dichiarato che le elezioni generali si terranno forse "nella seconda metà del 2024".

Il commento di Sunak è arrivato dopo che il leader dell'opposizione, Keir Starmer, ha accusato i Tories al governo di aver accompagnato il Paese al declino durante i loro 14 anni al potere, e ha sollecitato un'elezione anticipata, rispetto alla scadenza della legislatura, prevista il 19 dicembre 2024.

In attesa del voto, il premier conservatore ha stilato la lista delle sue priorità: rilancio dell'economia, meno tasse e lotta all'immigrazione illegale.

Regno Unito, i quasi 14 anni di potere conservatore

Forse logoro, magari stanco dai 14 anni al potere - segnati dall'avvicendarsi di cinque premier, dalla Brexit e da un minore consenso da parte dell'elettorato britannico - il partito conservatore si ritrova adesso coi sondaggi a sfavore.

La forbice tra Tories e laburisti si attesta tra le 15 e le 25 lunghezze: una stima che, se confermata, darebbe all'opposizione attuale una cospicua maggioranza. Sunak, che ha detto ai giornalisti che le urne saranno aperte nel 2024, cercherà di sfruttare i mesi a venire per tamponare l'emorragia di consensi.

La leadership dei laburisti

Il volto della rinascita laburista è quello di Keir Starmer, segretario dal 2020 dopo l'uscita di scena di Jeremy Corbin, eletto con più del 55% delle preferenze alle primarie.

Avvocato dei diritti umani, 61 anni, Starmer ha costruito la sua opa (eventuale) al governo sul malcontento dei britannici in un momento critico per il Paeseo e sulla mano tesa agli elettori centristi nella fila dei conservatori, a cui il leader democratico bussa alla porta per fare sue le elezioni.

Anche sulle questioni internazionali, Starmer sembra giocare meglio le sue carte:il segretario laburista ha infatti ''ripulito'' il partito dalle derive/accuse di antisemitismo, che venivano associate al suo predecessore Corbyn. Ma il no di Starmer al cessate il fuoco a Gaza ha, in egual misura, alimentato il dissenso nell'ala dei laburisti più filopalestinese.  

Nel post di X Starmer mostra di essere già in campagna elettorale con lo slogan "credo che il Regno Unito possa riavere indietro il suo futuro".

In corsa ci sono anche i  liberaldemocratici, che si propongono di diventare la terza forza del Paese, superando lo Scottish national party. 

La sfida a destra

A destra i conservatori devono invece vedersela con Reform Uk, il partito di Nigel Farage, ex leader dell’UKIP e del partito della Brexit, che sembra aver superato nei sondaggi la soglia del 10%.

Tra gli imperativi del Reform Uk il giro di vite all'immigrazione clandestina e misure più blande in materia di ambientale.

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