La Corea del Nord lancia un missile balistico capace di "raggiungere tutto il territorio degli USA"

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Di Michela Morsa
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È il primo test di un vettore a lungo raggio a combustibile solido in cinque mesi. Ferma condanna da parte di Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti

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La Corea del Nord ha condotto il suo primo test balistico intercontinentale in cinque mesi, lanciando un missile a lungo raggio in grado di raggiungere gli Stati Uniti. Il test è stato confermato dai ministeri della Difesa di Corea del Sud e Giappone, che hanno immediatamente condannato la mossa nordcoreana insieme agli Stati Uniti. 

Il missile, hanno riferito, è stato lanciato alle 8:24 (00:24 in Italia) e ha volato per 73 minuti, coprendo una distanza di circa mille chilometri e raggiungendo un'altezza di 6mila chilometri, prima di atterrare nel Mar del Giappone, tra la penisola coreana e l'arcipelago giapponese. Sarebbe stato lanciato appositamente con un angolo elevato, in un apparente tentativo di evitare i Paesi vicini. 

Il lancio è il secondo completato in meno di 12 ore. La Corea del Sud, infatti, aveva rilevato un missile balistico a corto raggio già nella tarda serata di domenica, proveniente dalla regione di Pyongyang. Il vettore aveva percorso circa 570 chilometri prima di schiantarsi nel Mar del Giappone senza causare danni. 

La nuova iniziativa di Pyongyang è maturata all'indomani delle proteste nordcoreane contro il secondo incontro del gruppo consultivo nucleare Usa-Corea del Sud, accusato di aver "aggravato le tensioni militari" nella regione. In un comunicato rilanciato dall'agenzia statale Kcna, un portavoce del ministero della Difesa si è scagliato contro i due Paesi che hanno promosso una "dichiarazione aperta sullo scontro nucleare", massimizzando "le tensioni dentro e intorno alla penisola con atti ostili e provocatori rivolti alla Corea del Nord".

Le condanne

Il viceministro della Difesa giapponese, Shingo Miyake, ha dichiarato che "secondo i calcoli basati sulla traiettoria (del missile, ndr) e in funzione del peso della sua testata potrebbe avere la capacità di volare per più di 15mila chilometri, e in questo caso l'inntero territorio degli Stati Uniti si troverebbe nel suo raggio di azione". 

Il governo di Tokyo ha fortemente condannato i due lanci missilistici definendoli una "chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite e una minaccia alla pace e alla stabilità della regione" e ha presentato una protesta formale al regime di Pyongyang. 

Anche la Corea del Sud ha "condannato con fermezza" i test nordcoreani, ordinando contromisure "immediate e schiaccianti" e sollecitando una risposta congiunta con Stati Uniti e Giappone. Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha parlato di "seria minaccia alla pace e alla sicurezza della penisola coreana e della comunità internazionale". 

Secondo Seoul il test di lunedì ha riguardato il missile balistico intercontinentale più avanzato tra gli armamenti nordcoreani. La Difesa sudcoreana, infatti, ritiene che il vettore abbia utilizzato combustile solido, un avanzamento che facilita il trasporto e rende più veloce le operazioni di lancio. Si è trattato del terzo lancio del genere dopo quelli di aprile e luglio, segnalando passi avanti costanti per migliorare la tecnologia. 

Il governo della Nuova Zelanda, nazione che mantiene una rigorosa politica antinucleare, ha accusato la Corea del Nord di "provocazione".

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