Al Cio chiesto ritorno degli sportivi bielorussi e russi ai Giochi del 2024

Il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio) Thomas Bach assiste alla cerimonia di invito del Cio, a un anno dalle Olimpiadi del 2024 (26 luglio 2023)
Il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio) Thomas Bach assiste alla cerimonia di invito del Cio, a un anno dalle Olimpiadi del 2024 (26 luglio 2023) Diritti d'autore Aurelien Morissard/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Gabriele Barbati
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Oltre 200 comitati olimpici nazionali martedì a Losanna hanno chiesto che gli atleti russi e bielorussi possano partecipare ai Giochi del 2024 sotto bandiera neutrale. Erano stati banditi a seguito della guerra in Ucraina. Diverse federazioni sportive hanno già allentato le restrizioni

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Le federazioni internazionali e i comitati olimpici nazionali hanno chiesto martedì, in una riunione a Losanna, che gli atleti russi e bielorussi siano riammessi "il prima possibile" alle Olimpiadi sotto una bandiera neutrale, a partire dai Giochi di Parigi del 2024.

Nel messaggio recapitato al Comitato olimpico internazionale (Cio), i rappresentanti delle federazioni internazionali degli sport estivi e 209 organizzazioni olimpiche nazionali hanno di dichiarare "eleggibili" per Parigi 2024 "i singoli atleti neutrali che si sono qualificati o si qualificheranno".

L'anno scorso il Cio aveva avviato il processo di reintegrazione di due Paesi, sospesi da gran parte dello sport mondiale a seguito dell'invasione dell'Ucraina nel febbraio del 2022.

Gli atleti non dovrebbero essere puniti per le azioni dei loro governi
Federazioni sportive e Comitati Olimpici nazionali al Cio

Successivamente diverse federazioni sportive hanno allentato le restrizioni. Gli atleti di Russia e Bielorussa erano stati reintegrati dal Cio lo scorso marzo, sul base del principio che "gli atleti non dovrebbero essere puniti per le azioni dei loro governi", senza che però fosse stata decisa la presenza alle prossime olimpiadi, la cui inaugurazione è prevista per il 26 luglio.

L'organismo olimpico si è limitato martedì a dire che una decisione verrà presa "al momento opportuno". Il Cio ha anche ribadito che "la partecipazione di singoli atleti neutrali ai Giochi olimpici può avvenire solo alle condizioni rigorose" stabilite lo scorso marzo: senza inno o bandiera, escludendo gli sport di squadra e solo se non abbiano sostenuto attivamente il conflitto in Ucraina.

Il Consiglio esecutivo del Cio si riunirà nuovamente il 18 gennaio, poi dal 19 al 21 marzo, e si attende una decisione in merito agli atleti banditi.

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