Chi c'è dietro il video virale che invita a boicottare le Olimpiadi di Parigi del 2024?

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Di Michela MorsaSophia Khatsenkova
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Un video che accosta spezzoni promozionali dei giochi olimpici ad immagini della violenza della polizia in Francia ha raggiunto 5 milioni di visualizzazioni su X (Twitter), attirando l'attenzione di giornalisti e politici

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Un video virale che invita a boicottare i Giochi Olimpici di Parigi 2024 è stato davvero pubblicato da un importante organo di informazione statunitense? È quello che un account Twitter sta cercando di far credere. 

Un video che accosta spezzoni promozionali delle prossime Olimpiadi di Parigi a immagini sconvolgenti della violenza della polizia in Francia è diventato virale sulla piattaforma di social media X, precedentemente nota come Twitter.

Il video termina con un invito a boicottare l'evento, accusando la Francia di violazioni dei diritti umani. All'inizio di agosto, il video ha ottenuto più di 5 milioni di visualizzazioni sulla piattaforma.

È stato condiviso da numerosi giornalisti e politici, tra cui questo deputato francese di estrema destra che ha accusato il presidente Emmanuel Macron di "distruggere la reputazione della Francia" all'estero.

Chi ha pubblicato il video?

Il video sembra essere stato pubblicato da un'importante testata giornalistica, chiamata New York Insider.

L'account del giornale ha la spunta blu di Twitter, che ora può essere acquistata praticamente da chiunque, purché paghi un abbonamento. Il profilo rimanda a un sito web: newyorkinsider.net. A prima vista, sembra un classico sito di notizie con molti articoli su sport, politica e affari.

Ma il primo segnale di allarme è che tutti gli articoli sono firmati da un certo "Michael". E la maggior parte dei contenuti è stato copiata e incollata da altre valide testate, come il New York Times e l'Huffington Post. Inoltre, a differenza della maggior parte delle testate giornalistiche affidabili, non c'è una "pagina di informazioni" che illustri chi c'è dietro la pubblicazione.

Controllando chi si cela dietro il dominio, si arriva a un sito web anonimo registrato negli Stati Uniti, ma creato solo un mese prima della pubblicazione del video virale, quindi abbastanza recente.

Inserendo il dominio in un sito web che può mostrare se e quali altri domini sono associati ad esso, si arriva al blog di un imprenditore azero, proprietario di un'agenzia di comunicazione che crea contenuti digitali per brand. In particolare, la sua attività redige comunicati stampa in più lingue, pubblicati direttamente su vari siti web. tra cui il New York Insider.

Euronews ha contattato l'imprenditore e lui ha insistito: "Non siamo associati a nessuna campagna di PR legata al video virale. Né io né il mio team siamo coinvolti nella sua creazione".

In ogni caso, questa campagna di influenza ha funzionato. Il sito web New York Insider se ne è persino vantato in questo articolo, sostenendo che la clip "ha preso d'assalto Internet", attirando l'attenzione "di famosi giornalisti e funzionari governativi" e facendo luce sulla presunta "strategia politica sbagliata di Emmanuel Macron".

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