Nato, conclusa la ministeriale degli Esteri. Per la prima volta presente l'Ucraina

Jens Stoltenberg, segretario generale Nato
Jens Stoltenberg, segretario generale Nato Diritti d'autore AP Photo
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Di Greta Ruffino
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Concluso a Bruxelles il summit dei ministri degli Esteri dei Paesi dell'Alleanza atlantica. Stoltenberg: L'Ucraina non è mai stata così vicina alla Nato

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Appena conclusa la due giorni dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato a Bruxelles per affrontare le questioni di sicurezza, con i focus di Ucraina e Medio Oriente. E poi Cina, i Balcani occidentali, le minacce e le opportunità del periodo storico-politico nel quale ci troviamo. 

Dal quartier generale dell'Alleanza l'ottimismo del segretario generale Jens Stoltenberg nei confronti di una prossima adesione dell'Ucraina, è passato dalle sue dichiarazioni: il Paese ha vinto le battaglie per Kiev, Kharkiv e Kherson, e quest'anno continua a infliggere pesanti perdite alla Russia, ha detto. 

Durante la ministeriale i capi della diplomazia dei Paesi Nato hanno discusso il percorso dell’Ucraina nell’Alleanza fornendo raccomandazioni sulle riforme prioritarie del Paese, tra cui la lotta alla corruzione, il rafforzamento dello stato di diritto, il sostegno ai diritti umani e a quelli delle minoranze. 

Il Segretario Generale ha affermato che l’Ucraina ha prevalso come nazione sovrana, indipendente e democratica, oltre ad essere un risultato importante, una grande vittoria. 

L'Ucraina non è mai stata così vicina alla Nato
Jens Stoltenberg
Segretario generale Nato

Sempre Stoltenberg, aprendo la ministeriale Esteri a Bruxelles, ha detto di aspettarsi che gli alleati ribadiscano il loro sostegno a Kiev: "In Ucraina vediamo intensi combattimenti al fronte e attacchi coi droni alle città, dobbiamo prepararci a nuovi attacchi di questo tipo a maggiori combattimenti", ha aggiunto. Proprio per questo ilconflitto in Ucraina proseguirà per tutto il 2024, anche perché "la Russia ha accumulato una grande riserva missilistica in vista dell'inverno", ha concluso Stoltenberg a termine del vertice.

Per la prima volta presente il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba: "Dobbiamo continuare a combattere, l'Ucraina non mollerà, vogliamo riconquistare i territori sul confine riconosciuto del 1991". Kuleba ha negato uno stallo sul campo di battaglia ma ha affermato che sarebbero state "ricevute solo 300.000 munizioni sul milione promesso".

Kuleba si è pronunciato anche sulla delicata questione dei negoziati: "è sempre facile consigliare altri di mollare e fare concessioni. Prima dovrebbero farlo loro".

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