Sánchez ha guidato tutti i governi spagnoli dal 2018 e quello per cui è appena stato nominato è il suo terzo governo di fila
Il leader del Partito socialista Pedro Sánchez ha giurato davanti al re Filippo VI per un altro mandato come primo ministro spagnolo. Il segretario del Partito socialista ha guidato tutti i governi spagnoli dal 2018 e quello per cui è appena stato nominato è il suo terzo governo di fila.
La cerimonia si è tenuta nella sala delle udienze del Palazzo della Zarzuela, residenza privata del re di Spagna a Madrid, davanti a una copia della Costituzione e senza simboli religiosi, come nelle due precedenti occasioni in cui ha promesso il suo incarico davanti al re.
Il prossimo passo sarà formare l'esecutivo: "Sono sicura che formerà una grande squadra", ha commentato la portavoce del Governo ad interim Isabel Rodríguez.
Sánchez è stato eletto alla prima votazione, con una maggioranza assoluta di 179 voti su 350 seggi parlamentari.
La fiducia al nuovo governo, arrivata a più di quattro mesi dalle elezioni di luglio, è stata caratterizzata da lunghe trattative: l’accordo più controverso è stato quello con Junts per Catalunya, partito indipendentista catalano guidato da Carles Puigdemont, che prevede fra le altre cose un disegno di legge per concedere l’amnistia a tutti gli attivisti indipendentisti catalani che avevano partecipato all’organizzazione del referendum per l’indipendenza della Catalogna nel 2017, considerato illegale dallo stato spagnolo, e ad altre azioni legate alla causa indipendentista per cui c’erano state violazioni della legge.