Nell'incontro con Zelensky e Kuleba, Cameron ha promesso di contribuire a "liberare il Mar Nero dalle minacce russe" e "pieno sostegno all'Ucraina". Oltre all'appoggio militare, per tutto il tempo che sarà necessario. Intanto la Russia prepara 800 missili in Crimea, contro l'energia ucraina
Quarantotto ore dopo essere tornato al governo britannico, come ministro degli Esteri, David Cameron è già in prima linea e la sua prima visita diplomatica è stata a Kiev, mercoledì 15 novembre, dove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel corso della seconda giornata in Ucraina Cameron ha viaggiato a Odessa, dove ha visitato il porto
Cameron è stato ricevuto dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, dal primo ministro Denys Shmyhal e dal presidente Volodymyr Zelensky, ai quali ha ribadito il sostegno britannico nella controffensiva ai russi.
Nell'incontro con Kuleba, Cameron ha promesso di contribuire a "liberare il Mar Nero dalle minacce russe", e al primo ministro Shmyal pieno "sostegno alle esportazioni ucraine".
Dal fronte: 631 giorni di guerra
Dal fronte, le ultime ore sono state segnate da nuovi bombardamenti da entrambe le parti.
Durante l'operazione di salvataggio dell'edificio di quattro piani colpito dai russi, martedì a Selydove, nella regione di Donetsk, tre persone sono state trovate morte e altre potrebbero essere ancora sotto le macerie.
Esplosioni sono state udite questa mattina (giovedì 16 novembre) nella regione di Khmelnytskyi, nell'Ucraina occidentale: lo ha reso noto il vice capo dell'amministrazione militare regionale, Serhiy Tyurin, come riporta Rbc-Ucraina.
Una serie di otto esplosioni ha scosso ieri sera (mercoledì 15 novembre) la città di Chuhuiv, nella regione ucraina orientale di Kharkiv.
Lo riportano i media locali. Deflagrazioni sarebbero state udite anche a Kharkiv città.
il Ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto e due droni ucraini nella regione di Bryansk e altri tre vicino alla Crimea, senza causare vittime o danni.
800 missili in Crimea
La Russia sta concentrando sulla penisola di Crimea, sul Mar Nero, occupata da Mosca dal 2014, più di 800 missili, che intende utilizzare per attaccare il sistema energetico ucraino quest'inverno. L'allarme viene dal comando meridionale ucraino.