"C'era il caos totale, morti ovunque". Il racconto di un sopravvissuto all'attacco di Hamas

Il segretario di Stato americano Blinken parla con due sopravvissuti all'attacco di Hamas al festival musicale
Il segretario di Stato americano Blinken parla con due sopravvissuti all'attacco di Hamas al festival musicale Diritti d'autore JACQUELYN MARTIN/AFP or licensors
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Di Euronews
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Un ragazzo che partecipava al festival musicale attaccato da Hamas racconta come ha fatto a sopravvivere

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Il festival musicale Supernova, presentato come “un viaggio di unità e amore”, è stato tra i luoghi nei quali Hamas si è scagliato, nell'ambito del più grave attacco mai compiuto contro Israele. Quella che doveva essere una grande, divertente festa, si è trasformata in un incubo.

"Hanno spento la musica e detto a tutti di abbandonare il festival"

"Verso le 6 del mattino abbiamo sentito i razzi sopra le nostre teste, eravamo piuttosto spaventati, non sapevamo cosa stesse succedendo ma sapevamo di essere abbastanza vicini alla Striscia di Gaza. Abbiamo sentito il sistema anti-missile che li intercettava. Hanno spento la musica e hanno detto a tutti di abbandonare il festival". Dopo aver tentato di fuggire in macchina in due direzioni diverse, Omri Lendler ha deciso di nascondersi. 

E per questo ha iniziato a scavare: "Ho provato a scavare un buco più profondo possibile. Ho sentito urla in arab****o e circa 10 minuti dopo ho sentito il rumore delle foglie che si spezzavano sotto gli stivali di qualcuno. E quello di qualcuno che muoveva rami vicino a me. Ero sicuro che mi avrebbero sparato alla testa. Ho chiuso gli occhi e ho ringraziato la mia famiglia per la vita meravigliosa che ho avuto".

"C'erano corpi dappertutto, macchine crivellate di colpi"

La stessa persona, sopravvissuta agli attacchi, ha affermato che nell'area del concerto "regnava il caos più completo. C’erano corpi ovunque, corpi con proiettili, corpi con coltelli piantati, corpi bruciati, macchine piene di fori di proiettili…"

A ciò è seguita una feroce risposta da parte di Israele, con devastanti bombardamenti nella Striscia di Gaza, che in alcune aree è ormai rasa al suolo. Il prezzo più alto, ancora una volta, a pagarlo sono persone innocenti: "Sono triste per ogni civile che è rimasto intrappolato nella situazione da entrambe le parti - commenta Omri - ma penso che sia importante capire che sono passati all'offensiva. Loro controllano Gaza, rappresentano la leadership lì, e se decidono di loro iniziativa di infiltrarsi nel territorio di Israele e uccidere civili innocenti, devono aspettarsi una ritorsione molto, molto pesante e severa. Secondo me, le loro mani sono sporche del sangue dei loro cittadini".

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