I superstiti dei Kibbutz raccontano le ore drammatiche dell'attacco di Hamas

Un Kibbutz
Un Kibbutz Diritti d'autore Erik Marmor/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Gli insediamenti israeliani vicini alla frontiera con Gaza sono stati i primi a finire sotto il fuoco dei miliziani. Trovati più di cento corpi nel Kibbuts di Be'eri

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I Kibbutz vicini alla frontiera con Gaza sono stati i primi a finire sotto il fuoco dei miliziani di Hamas all'alba di sabato. Sono passate ore prima dell'intervento dell'esercito israeliano, durante le quali, raccontano i testimoni, i gruppi di uomini armati provenienti dalla Striscia hanno sparato indiscriminatamente sui residenti, uccidento e prendendo prigionieri da portare nell'enclave palestinese.

Nel Kibbutz di Kfar Aza sono stati trovati i cadaveri di40 neonati. I soccorritori hanno trovato le porte delle case spalancate, le culle rovesciate, passeggini vuoti e abbandonati, riporta i24News. Decine di persone sono morte nell'attacco secondo il bilancio provvisorio.

"Sono entrati casa per casa, in ogni stanza, in ogni luogo. E a quelli che non riuscivano a portare fuori e ammazzare, li hanno bruciati vivi in casa. Sparavano a bambini, neonati, anziani, a chiunque", racconta un residente del Kibbutz Kfar Aza. "Nessuno era al sicuro. La prima vittima è stata una donna di 90 anni, che era seduta sulla veranda. Li ha visti arrivare e le hanno sparato".

Una donna che vive nel Kibbutz ha raccontato di essere rimasta barricata nella panic room della sua casa per 30 ore: "Hanno rotto le finestre, hanno sparato ovunque, anche alla porta del Bunker", racconta.

Cento cadaveri a Be'eri

Più di 100 corpi sono stati trovati nel kibbutz israeliano Be'eri, mentre emergono gradualmente i dettagli dell'orrore che si è scatenato quando i militanti palestinesi di Hamas hanno lanciato il loro mortale attacco a sorpresa.

Be'eri, una comunità agricola autosufficiente di 1.000 residenti vicino a Gaza, è stato uno dei primi luoghi presi di mira dai militanti che hanno violato il confine sabato mattina presto, e tra i più colpiti.

I militanti, pesantemente armati, sono arrivati a Be'eri in moto intorno alle 7 del mattino, appena mezz'ora dopo aver superato il muro di confine tra Gaza e Israele, una barriera high-tech strettamente sorvegliata.

I residenti, terrorizzati, hanno raccontato all'emittente televisiva israeliana Channel 12 che gli assalitori sono andati di porta in porta, cercando di entrare nelle loro case.

Dei 107 corpi rinvenuti in seguito, la maggior parte erano di residenti locali del kibbutz, anche se alcuni appartenevano alle forze di sicurezza israeliane, ha dichiarato alla CNN un portavoce della ricerca e del soccorso.

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