Circa 260 migranti sono stati soccorsi nel Mediterraneo al largo della Libia. Erano principalmente siriani ed egiziani che tentavano di raggiungere l'Europa. A bordo anche molti bambini
Hanno trascorso ore al buio, ammassati su un piccola imbarcazione al largo delle coste libiche. Sono 162 migranti, tra cui 29 minori. Sono siriani ed egiziani che viaggiavano su una barca di legno lunga appena sette metri, con un motore, ma senza sistema di navigazione. Quasi al termine di una lunghissima notte, la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere è riuscita a ritrovarli e a portarli in salvo.
Nella stessa notte la nave della Ong ha riportato in salvo anche un altro gruppo, sempre al largo della Libia. In totale 258 migranti.
"Molti di loro erano sottocoperta, nella pancia della barca, un posto ancora più pericoloso per quanto riguarda la ventilazione e la Geo Barents ha trovato persone morte in questa parte della barca", ha detto Flavia Conte, coordinatrice del salvataggio della nave di soccorso Geo Barents riferendosi al primo gruppo.
Il secondo salvataggio ha coinvolto 96 persone su un'imbarcazione di legno simile, tra cui nove bambini, principalmente siriani.
L'Autorità Marittima Italiana ha ordinato alla Geo Barents di portare le persone soccorse al porto di Salerno.
Secondo le statistiche del ministero dell’Interno italiano al 6 ottobre quest’anno erano arrivate in Italia quasi 136 mila persone, rispetto alle 72 mila dello stesso periodo dello scorso anno.
La premier italiana Giorgia Meloni, che ha promesso di adottare "misure straordinarie" per affrontare il crescente flusso di migranti, è a Granada, in Spagna, per un vertice in cui si discute della questione migranti con altri leader europei.
Intanto, alle isole Canarie un gruppo di 496 migranti è stato trasferito a Tenerife pochi giorni dopo il loro sbarco a El Hierro sempre nell'arcipelago spagnolo.