Negli anni '60, la Danimarca ha cercato di ridurre il tasso di natalità nel territorio artico, un tempo sua colonia
Alcune erano appena adolescenti quando è stata impiantata una spirale (Iud) - forma di controllo delle nascite che può prevenire la gravidanza sino a 10 anni - senza il loro consenso.
Ora, 67 donne nate in Groenlandia hanno presentato una richiesta di risarcimento alla Danimarca, chiedendo circa 40.000 euro a testa.
Alla fine degli anni '60, Copenhagen ha attuato una politica contraccettiva per limitare le nascite nel territorio artico, allora controllato dalla Danimarca (anche se ha cessato di essere una colonia nel 1953).
Una serie di podcast trasmessi nella primavera del 2022 da radio e televisione danese ha rivelato la portata di questa campagna, in un momento in cui la Danimarca e la Groenlandia, che ha acquisito lo status di territorio autonomo nel 2009, stanno ripassando in rassegna il loro passato.
Un'inchiesta commissionata su questa politica, avviata lo scorso anno, dovrà pubblicare le sue conclusioni nel 2025, ma le donne ambiscono ad un risarcimento più rapidamente.
"Non vogliamo aspettare i risultati dell'indagine - ha dichiarato all'AFP la psicologa Naja Lyberth, che ha avviato la richiesta di risarcimento - stiamo invecchiando: le più anziane tra noi, che hanno avuto impiantato lo Iud negli anni '60, sono nate negli anni '40 e si stanno avvicinando agli 80 anni, vogliamo agire ora".
Negli anni '60 e '70, circa 4.500 giovani Inuit si sono sottoposte all'impianto senza il loro consenso o quello della loro famiglia.
Un gran numero di donne non era consapevole di portare un dispositivo di contraccezione e, sino a poco tempo fa, i ginecologi groenlandesi trovavano le spirali in donne ignare della loro presenza, secondo Lyberth.
"È già chiaro al 100% che il governo ha contravvenuto alla legge, con violazioni dei diritti umani e gravi abusi nei nostri confronti", ha aggiunto.
Lyberth sostiene che il governo rifiuterà le loro richieste in attesa dei risultati dell'indagine, nel qual caso la questione sarà portata in tribunale.
Nel 2022, sei Inuit hanno ottenuto scuse e risarcimenti, più di 70 anni dopo essere state separate dalle loro famiglie per partecipare ad un esperimento volto a formare un'élite di lingua danese sull'isola.