Un giovane apre il fuoco sulla folla in un centro commerciale di lusso e uccide due passanti oltre a fare 5 feriti
Un adolescente thailandese con un passato di problemi mentali ha ucciso due persone e ferito almeno cinque sparando all'interno del centro commerciale Siam Paragon, uno dei templi dello shopping nel centro di Bangkok.
L'aggressore è stato arrestato senza opporre resistenza e ha farfugliando di aver agito perché si sentiva "minacciato" da ignoti. L'attentato, il terzo del genere in Thailandia in tre anni, ha riaperto le polemiche sulla sicurezza e sulla facilità di procacciarsi fucili e pistole in un Paese dove in teoria il possesso di armi da fuoco ben regolamentato.
Un normale pomeriggio di shopping è stato funestato da numerosi spari, almeno una decina secondo testimoni, attorno alle 16.20 locali. Mezz'ora prima il giovane Phasid T., vestito con pantaloni mimetici e polo nera con tanto di bandiera statunitense, era entrato nel centro commerciale con una pistola Glock 9 millimetri, chiudendosi poi in uno dei bagni per diversi minuti. Non è chiaro con quale criterio abbia scelto i suoi bersagli, muovendosi tra il piano terra e il terzo piano. Le vittime sono una donna cinese di 34 anni e una birmana: tra i quattro feriti un'altra donna è in gravi condizioni.
La reazione della polizia
La risposta delle forze dell'ordine è stata immediata, anche perché la polizia ha il suo quartier generale a poche centinaia di metri. La folla è stata subito evacuata dalle numerose uscite del Paragon e l'adiacente fermata della metropolitana sopraelevata è stata chiusa. Poco dopo le 17 il ragazzo è stato arrestato e ammanettato. In un video dei momenti successivi, lo si sente giustificare la sua decisione di aprire il fuoco perché si sentiva in pericolo, il tutto mentre un poliziotto lo rassicurava dicendogli 'ora è finita'. Phasid, occhiali e faccia da studente modello è figlio di due professori e frequenta una scuola privata -, era già stato in cura per problemi mentali. Oltre allo squilibrio psicologico, le indagini non potranno ignorare la possibile pista dell'emulazione delle stragi di massa negli Stati Uniti.
Un look aggressivo
Non è solo il cappellino a stelle e strisce. L'intero look dell'attentatore - pantaloni, maglietta e capelli lunghi - ricorda in particolare quello di Dylan Klebold, uno dei killer della strage nel liceo di Columbine, nel 1999. Un'iniziale perquisizione a casa di Phasid ha portato alla scoperta di decine di cartucce, nonché di video sul telefono del ragazzo in cui lo si vede esercitarsi a sparare.
Le stragi in Thailandia
Per la Thailandia è la terza strage inspiegabile dal 2020. Allora un ex ufficiale dell'esercito aveva ucciso 29 persone in un altro centro commerciale, a Nakhon Ratchasima. L'anno scorso, e proprio domani ne ricorre l'anniversario, un ex ufficiale di polizia armato con coltello e pistola aveva fatto strage in un asilo in un piccolo villaggio del nord, uccidendo 38 persone tra cui 24 bambini. Nonostante lo slogan di 'Paese dei sorrisi', la Thailandia ha uno dei tassi di omicidi più alti dell'Asia, e le leggi sul possesso delle armi possono essere facilmente aggirate sul mercato nero. Tuttavia, i controlli di sicurezza all'entrata di centri affollati o della metropolitana sono spesso superficiali, se non inesistenti. E ora, in un periodo in cui l'afflusso di turisti cinesi è già in calo per il rallentamento economico in Cina, un attentato nella mecca dello shopping rischia di avere serie ripercussioni sul turismo in particolare asiatico, tradizionalmente più sensibile al tema della sicurezza.