Ancora ignota la causa, si ipotizza l'accensione di alcuni fuochi d'artificio. Il bilancio è destinato ad aggravarsi
Martedì sera ad Al-Hamdaniya, un distretto abitato principalmente da cristiani nella provincia settentrionale irachena di Ninive, è divampato un incendio all'interno di un locale dove si stava celebrando un matrimonio. Ha ucciso almeno 113 persone e ne ha ferite altre 150.
Non è ancora chiaro cosa abbia causato l'incendio, tra le cui vittime ci sarebbero anche gli sposi. Dalle prime informazioni si ipotizza si sia sviluppato dopo l'accensione di alcuni fuochi d'artificio all'interno del locale.
Secondo quanto detto dalla protezione civile irachena all'agenzia di stampa Iraqi news agency, i pannelli decorativi della sala erano composti di materiali altamente infiammabili che non rispettavano gli standard di sicurezza richiesti dalla legge.
La composizione dei rivestimenti potrebbe aver contribuito al rapido collasso della struttura. Inoltre la combustione della plastica ha prodotto fumi tossici che hanno aggravato il bilancio delle vittime. È anche emerso che nel locale mancavano sufficienti uscite di emergenza.
L'incendio è iniziato intorno alle 22:45 ed è stato poi spento dai vigili del fuoco intervenuti sul posto. I feriti sono stati portati in ospedale per ustioni e asfissia. Ci si aspetta che il numero di morti aumenti.