Sono passati due anni da quando i talebani sono tornati al potere in Afghanistan
Il 15 agosto segna in Afghanistan il secondo anniversario del ritorno al potere da parte dei talebani, che festeggeranno in patria la ricorrenza con una parata militare. In un Paese dilaniato dalla povertà, con un'economia incapace di rispondere alle necessità della popolazione, sempre più bisognosa di aiuti umanitari, le bandiere dell'Emirato islamico afgano (questo il nome imposto dagli estremisti alla nazione caduta nelle loro mani dopo l'uscita di scena del governo protetto militarmente dagli Stati Uniti) sventolano ad ogni posto di blocco della capitale Kabul.
Preoccupa la condizione delle donne afgane
In questi ventiquattro mesi, i talebani hanno fatto tornare indietro di anni l'Afghanistan. A cominciare dalla condizione delle donne, che subiscono ormai quella che le Nazioni Unite hanno definito "un'apartheid di genere". Il numero di vittime di violenze sessuali, psicologiche, economiche e amministrative non fa che aumentare nel Paese.
Alle donne è stata limitata la libertà di movimento, non sono autorizzate a studiare e non possono lavorare neppure per le organizzazioni umanitarie, il che sta rendendo ancor più complessi gli sforzi per portare sostegno alla popolazione, sempre più in difficoltà.
28,8 milioni di persone dipendono dagli aiuti umanitari
"Ad oggi circa 28,8 milioni di persone necessitano di aiuti umanitari - spiega Salma Ben Aissa, direttrice della Croce rossa internazionale in Afghanistan -. Parliamo del 60% in più rispetto al 2021 e del dato più alto a livello mondiale". "Il problema principale - aggiunge Neil Turner, direttore della divisione afgana del Consiglio norvegese per i rifugiati - è legato alla mancanza di finanziamenti. Occorre un impegno sul lungo periodo e non soltanto per quanto riguarda gli aiuti umanitari, ma anche per lo sviluppo. Bisogna consentire all'economia afgana di porsi sulla buona strada".
Il governo talebano sembra però più concentrato sull'autocelebrazione che sulla risoluzione dei problemi. La parata per il secondo anniversario del ritorno al potere - che si terrà a Kandahar - prevede il dispiegamento di decine di veicoli militari e armi abbandonate dalle forze armate internazionali dopo il caotico e precipitoso ritiro dall'Afghanistan.
Le sanzioni inaspriscono la crisi economica
Nel frattempo la popolazione deve affrontare una situazione di grave crisi economica, inasprita dall'imposizione di sanzioni contro il regime. Rahatullah Azizi, un agricoltore di 35 anni, ha spiegato all'agenzia AFP che prima riusciva a vivere grazie ai propri raccolti, mentre ora ha "appena quanto basta per mangiare".
Ad essere migliorata è soltanto la "sicurezza" nel Paese, intesa in termini di incolumità delle persone. Ma a crescere, al contempo, è la tensione con il Pakistan, che ha comportato un aumento degli incidenti nelle zone di confine tra i due Stati.