Gmg2023 verso la fine, Francesco, i giovani e la pace (e una breve storia della Woodstock cattolica)

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Svelato dove e quando si terrà la prossima Gmg. A Fatima la preghiera silenziosa del Papa per la pace, in serata a Lisbona la veglia con un milione e mezzo di giovani

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Con  la Santa messa di domenica, seguita alla veglia di sabato  presieduta da Papa Francesco, che ha visto arrivare da tutto il mondo circa un milione e mezzo di giovani, si chiude la Gmg 2023 di Lisbona.

E di fronte ai giovani Francesco ha parlato di pace e amore: "Gli alpini che amano salire sulle montagne" dicono in un canto che "ciò che importa non è cadere ma non rimanere a terra.  Chi rimane a terra è  andato in pensione da questa vita, ha chiuso la speranza, le illusioni. Quando vediamo qualche amico nostro che è caduto dobbiamo aiutare a rialzarlo. È l'unica volta che possiamo guardare una persona dall'alto verso il basso", ha detto il Papa.

"Giovani, Gesù vi dice: non temete"

"Giovani, Gesù vi dice: non temete", con questa esortazione Francesco ha concluso l'omelia della messa finale della 38esima Giornata mondiale della gioventù. E all'Angelus ha pregato per la pace in Ucraina annunciando il Giubileo dei giovani nel 2025 a Roma e la prossima Gmg a Seul in Corea nl 2027.

Dopo aver effettuato alcuni giri in papamobile tra i giovani, si è diretto verso il palco, dove ha celebrato la messa.  Nell'omelia papa Bergoglio ha commentato la pagina evangelica della Trasfigurazione, solennità che ricorre proprio questa domenica nel calendario liturgico. 

 "In particolare, accompagniamo con il pensiero e con la preghiera coloro che non sono potuti venire a causa di conflitti e di guerre. Nel mondo sono tante. Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto. Amici, permettete a me, anziano, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace, il sogno di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace. Attraverso l’ Angelus mettiamo nelle mani di Maria, Regina della pace, il futuro dell’umanità. E, tornando a casa, continuate, per favore a pregare per la pace. Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le nazionalità, le lingue e le storie possono unire anziché dividere. Siete la speranza di un mondo diverso. Grazie di questo. Avanti".

Ieri il Papa è stato anche a Fatima, un fuori programma, per poi far rientro in serata a Lisbona.  

La visita a Fatima

La giornata di Papa Francesco era appunto  iniziata con una visita a Fatima, il santuario mariano del Portogallo. Qui, ai piedi della Madonna, ha portato la sua preghiera "silenziosa e di dolore "per la pace, come riferito dal portavoce Matteo Bruni che ha dipanato la matassa del piccolo giallo della mattinata. Il Papa, che aveva inserito la tappa a Fatima proprio per la sua preoccupazione per i conflitti in corso nel mondo, nel suo breve discorso non ha pronunciato la parola pace e non ha fatto alcun riferimento all'Ucraina e la Russia. "Il Papa mi ha detto che ha pregato in silenzio e con dolore per la pace, sono parole sue", ha spiegato ai giornalisti.

Ma sono inevitabili le domande sulla salute, questa volta per la vista perché Francesco in questo suo viaggio in Portogallo ha deciso spesso di lasciare i fogli dei discorsi preparati per parlare a braccio. "Non è un problema di vista", ha detto ancora Bruni. A fare riferimento alla vista per  "non sforzare la vista" era stato lo stesso Pontefice sabato mattina. Ma il portavoce vaticano spiega che in quella occasione "c'era un problema di illuminazione e il riflesso sugli occhiali gli rendeva difficile leggere". 

Anche a Fatima il Papa ha messo da parte il testo del discorso e quello della preghiera che aveva preparato "non per un problema di vista, ma per una scelta pastorale nei confronti del popolo che si trovava di fronte". Al santuario di Fatima c'erano alcuni detenuti e molti malati e disabili, anche gravi.  

Il Papa è tornato  sulla pace nel primo pomeriggio di sabato con un tweet in cui ha rivolto  una preghiera sempre alla Madonna di Fatima, che  ha ribattezzato, per la sua premura, 'Nostra Signora della fretta', appresada  ('va di fretta per stare vicino a tutti noi') : "Con cuore di figli ti consacriamo le nostre vite, ogni fibra del nostro essere, tutto quello che abbiamo e siamo, per sempre. Ti consacriamo la Chiesa e il mondo, specialmente i Paesi in guerra. Ottienici la pace. Tu, Vergine del cammino, apri strade dove sembra che non vi siano. Tu, che sciogli i nodi, allenta i grovigli dell'egoismo e i lacci del potere", ha pregato il Papa.

Di pace ha parlato, sempre da Lisbona, anche il cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi, inviato del Papa per la missione di pace e che sarà prossimamente a Pechino. Ha ricevuto a 'Casa Italia', il quartiere generale dei pellegrini italiani alla Gmg, i vescovi ucraini della Chiesa greco-cattolica Ivan Kulyk e Maksym Ryabukha e della Chiesa cattolica di rito latino Oleksandr Yazlovetskiy che accompagnano 500 ragazzi. 

Dalla prima Gmg (a  oggi) fino a quella di domani

 La prossima Gmg si terrà a Seul nel 2027. Francesco ha invitato i giovani a Roma  nel 2025 in occasione del Giubileo universale della Chiesa cattolica – l’anno santo che si celebra ogni 25 anni – e avrà lugo  tra il 28 luglio e il 3 agosto. 

In molti guardano già in quella direzione. Lì dove tutto è nato  grazie a  un visionario,  Giovanni Paolo II. A lui si deve infatti la Woodstock cattolica, lui che ebbe, nel corso del suo pontificato, un amore e un'attenzione particolare verso i giovani.

Il 20 dicembre del 1985 Papa Giovanni Paolo II annunciava l’istituzione della Giornata mondiale della gioventù con la Lettera apostolica “Dilecti Amici”.

"Se l’uomo è la fondamentale ed insieme quotidiana via della Chiesa allora si comprende bene perché la Chiesa attribuisca una speciale importanza al periodo della giovinezza come ad una tappa-chiave della vita di ogni uomo. Voi, giovani, incarnate appunto questa giovinezza: voi siete la giovinezza delle nazioni e delle società, la giovinezza di ogni famiglia e dell’intera umanità; voi siete anche la giovinezza della Chiesa".

Giovanni Paolo II, il Papa visionario

La prima Gmg della storia si tenne a Roma ma l’anno precedente, per volere dello stesso  Karol Wojtyla che  nel  giorno della Domenica delle palme 1984 celebrò  il Giubileo dei giovani nell’ambito dell’ Anno Santo della redenzione 1983-1984: erano attesi 60mila pellegrini, ne arrivarono oltre 250mila. 

Un’esperienza intensa  che  Wojtyla  volle ripetere l’anno successivo, il 31 marzo 1985 (300mila presenze): venne così istituita una Gmg che si sarebbe dovuta celebrare ogni anno ma che per motivi organizzativi, col tempo, ha assunto una cadenza periodica.  

Resta comunque la Gmg ogni anno a livello  diocesano, mentre i raduni internazionali globali sono ormai organizzati ogni 4 anni. La Gmg di Lisbona 2023 è stata la 38esima:  con Francesco in Vaticano ci sono state la Gmg di Rio 2013 in Brasile, Cracovia 2016 in Polonia, Panama 2019 e  quest'ultima in Portogallo.

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