Crisi climatica, l'emisfero boreale nella morsa del caldo estremo

Piazza del Duomo, Milano
Piazza del Duomo, Milano Diritti d'autore Luca Bruno/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Luca Bruno/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Dai Paesi del bacino mediterraneo, all'America del Nord e all'Asia i termometri superano i 40 gradi. Le ondate di caldo sono sempre più intense e durature a causa del cambiamento climatico

PUBBLICITÀ

L'Europa meridionale brucia sotto un sole impietoso che acceca di giorno e rende torride le notti. In Spagna, i termometri superano i 30 gradi già presto al mattino e i 40 a mezzogiorno. Le ondate di caldo estremo durano troppo a lungo e trovare soluzioni è complicato.

Molte regioni spagnole sono in allerta. Non è un'estate normale quella del 2023, il fenomeno El Niño influisce sul clima. L'oscillazione Meridionale è un fenomeno climatico periodico che provoca un forte riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale con ripercussioni sul clima del Pianeta, ma secondo gli scienziati non si tratta dell'unico fattore. E il caldo record di questi giorni è diretta conseguenza della crisi climatica in atto 

Anche l'Italia è nelle grinfie di Caronte, così è stato battezzato l'anticiclone africano che ha fatto scattare il bollino rosso in una ventina di città, tra cui Roma. Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale la temperature in Europa potrebbero battere il record dei 48,8 gradi registrati in Sicilia nel 2021.

"Le temperature globali di oggi sono più calde di quanto non lo fossero durante i cicli del Nino negli anni Ottanta. La tendenza delle temperature globali continua a crescere. Quindi non credo che si possa parlare di valori normali, perché siamo in una fase di cambiamento. Il pianeta continuerà a riscaldarsi", ha speigato John Nairn, climatologo e specialista di eventi estremi durante una conferenza dell'organizzazione mondiale della metereologia a Ginevra.

Non credo che si possa parlare di valori normali, perché siamo in una fase di cambiamento. Il pianeta continuerà a riscaldarsi"

Il mediterraneo brucia

La situazione è drammatica anche in Grecia, in cui la siccità e i forti venti continuano ad alimentare gli incendi scoppiati nei giorni scorsi.  L'Unione europea ha annunciato che contribuirà a combattere gli incendi in Grecia dopo che Atene ha chiesto il sostegno degli Stati membri, come scrive il Guardian. Italia, e Francia invieranno quattro aeei Canadair dopo l'attivazione del meccanismo di protezione civile del blocco.

Gli incendi attivi su diversi fronti nella regione di Atene hanno messo a dura prova le autorità locali, assistite dai dal corpo die pompieri della Romania.

Circa 250 vigili del fuoco, con l'aiuto di 75 autocarri e aerei per il rifornimento d'acqua, stanno lottando per spegnere un focolaio nella zona di Dervenochoria, circa 45 chilometri a nord di Atene. Fonti locali riportano che l'aria è così densa di fumo che è impossibile vedere.

Secondo i metereologi, l'intensità dei venti aumenterà mercoledì, rendendo il lavoro dei vigili del fuoco ancora più arduo.Le previsioni di una diminuzione dei venti giovedì porteranno un po' di sollievo, ma seguirà un'aumento delle temperature con punte fino a 44 gradi.

Nel resto del Mondo

É l'anticiclone africano Caronte ad aver portato caldo e fuoco in Europa, ma la situazione non è migliore nel resto del mondo. Negli Stati Uniti e in Cina il termometro ha superato i 50 gradi. Nel deserto della Death valley, tra California e Arizona, e nella regione del Xinjiang. 

A Tokyo colonnine di mercurio oltre i 37 gradi. Le autorità hanno raccomandato di non usicre nelle ore più calde della giornata.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Il Mar Mediterraneo mai così caldo, registrato nuovo record. A rischio l'intero ecosistema

Il caldo record aveva già afflitto l'Europa secoli fa?

Danimarca: nei cimiteri lapidi di argilla per ridurre l'inquinamento