Il caldo record aveva già afflitto l'Europa secoli fa?

La canicola a Roma
La canicola a Roma Diritti d'autore Gregorio Borgia/AP
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Sui social appaiono sempre più informazioni non scientificamente verificate relative agli eventi climatici estremi

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L'estate europea 2023 è troppo calda. Nonostante i sorprendenti record di temperature elevate battuti in tutto il mondo, la disinformazione sulle condizioni meteorologiche estreme continua a circolare sui social media.

Diamo un'occhiata ad alcuni picchi di disinformazione

L'Europa sta affrontando un'ondata di caldo torrido soprattutto in paesi come Spagna, Grecia e Italia. A metà luglio Roma ha scontato il clima più afoso mai registrato: 42 gradi centigradi. Eppure alcuni utenti dei social media hanno cercato di mettere in dubbio che questa temperatura da record abbia qualcosa a che fare col cambiamento climatico.

Questo post virale (visto più di 3,5 milioni di volte a luglio) afferma che c'erano "42°C a Roma nel luglio 1841" molto "prima dell'era industriale", la cosa implicherebbe che l'ondata di caldo non sarebbe correlata "alla CO2 o alle emissioni". Da dove escono queste  informazioni? Si collegherebbero a questo articolo italiano che parla delle registrazioni della stazione meteorologica capitolina del Collegio Romano. Tuttavia, gli studi sui record delle temperature a Roma per questa stazione non vanno oltre il 1862. Inoltre le letture della temperatura all'epoca non erano molto affidabili secondo gli esperti odierni come il professor  Paolo Ceppi. “C'è molta incertezza intorno a quel numero che è stato citato per Roma nel 1841 - ci spiega Ceppi -  Non mi risulta che sia un valore ufficiale dei servizi meteorologici italiani. E anche se quel valore fosse stato captato , sarebbe molto difficile confrontarlo con le misurazioni odierne, perché allora le stazioni meteo erano molto rudimentali anche se c'erano diversi strumenti. Le temperature non sono state misurate in condizioni standard. E quindi bisognerebbe analizzare molto attentamente le condizioni in cui quel valore è stato misurato per confrontarlo equamente con i valori attuali".

Le mappe meteorologiche stanno diventando più allarmistiche?

Con le altissime temperature le mappe meteorologiche vengono accusate di "allarmismo" a causa dei colori vivaci utilizzati nella grafica. Una serie di immagini prima e dopo che presumibilmente mettevano a confronto mappe meteorologiche televisive vecchie di anni sono state condivise online insieme all'affermazione che le mappe, non le temperature, diventavano col tempo più spaventose. 

Abbiamo contattato il Met Office del Regno Unito e ci è stato detto che le modifiche alle loro mappe meteorologiche nel corso degli anni sono servite per aiutare le persone daltoniche a capire i dati. “La scala dei colori segue l' incremento dei grado. La scala dei colori rappresenta la stessa temperatura nello stesso colore ovunque si trovi nel mondo. La scala è stata creata anche tenendo conto dei problemi di accessibilità, rendendola comprensibile a chi ha disabilità visive, come il daltonismo.

L'ondata di caldo è legata al cambiamento climatico?

Secondo un rapporto pubblicato di recente dal World Weather Attribution, “l'Europa ha subito ondate di caldo sempre più frequenti negli ultimi anni a causa del riscaldamento derivante dalle attività umane. Tuttavia, senza il cambiamento climatico indotto dall'uomo, questi eventi di calore sarebbero stati estremamente rari". I record delle temperature estive 2023 non ci sarebbero stati se gli esseri umani non avessero riscaldato il pianeta bruciando combustibili fossili.

Per ulteriori fact-checking e indagini, visitate il nostro sito web euronews.com

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